Il MART di Rovereto ha avviato un progetto “Caravaggio. Il contemporaneo”
Luciano Ventrone. La grande illusione (Focus Caravaggio)
Il MART di Rovereto ha avviato un progetto “Caravaggio. Il contemporaneo”, mostra in più atti o focus di approfondimento dedicati ad artisti il cui lavoro evoca o richiama l’estetica di Caravaggio.
Uno dei Focus è la mostra, ideata da Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichici, Luciano Ventrone. La grande illusione, che mette a confronto l’arte del XVII secolo riferita allo stile di Caravaggio e l’opera contemporanea di Luciano Ventrone, definito da Federico Zeri “il Caravaggio del ventesimo secolo”.
Pittore di una raffinatezza inusuale, Ventrone riesce a fondere pittura, luce, forma, colore, scenografia e illusione, per creare immagini dalla forte spettacolarità, che si accingono a rapire i sensi dello spettatore come in una vera e propria estasi mistica.
Il pittore romano, nato nel 1942, conosciuto per le sue nature morte iperrealistiche e per le stupefacenti riproduzioni in pittura di una realtà che appare più vera del vero, entra in dialogo con l’opera di Caravaggio.
La mostra permette di indagare questo singolare rapporto anche se confrontato con l’Allegoria della Primavera, negli anni Settanta attribuita dallo stesso Zeri a un giovane Caravaggio mentre oggi è riconosciuta come opera a quattro mani del Maestro di Hartford e di Carlo Saraceni (inizi del XVII secolo).
Tuttavia, anche se l’attribuzione di Zeri è ormai superata, rimane immutato il valore della sua teoria, ovvero l’individuazione del momento germinale della natura morta in Italia, in un’epoca e in un contesto vicinissimi a Caravaggio
Per cui resta immutato il valore del raffronto tra le 18 opere di Ventrone e il mondo artistico del XVII secolo che attorno a Caravaggio conobbe una nuova dimensione.