Per la sua quarta mostra a Genova , l’artista veronese Luca Trevisani, trasforma in opere i resti della tavola e invita a riflettere sulla sacralità del cibo.
Luca Trevisani. In Bocca
Pinksummer, fondata e diretta da Antonella Berruti e Francesca Pennone a Genova, dal 2005 ha sede nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale.
Il nome fa riferimento alla prima mostra inaugurata il 19 febbraio 2000.
Era il titolo di un acrilico su tela di Takashi Murakami, esposto in quella mostra, una duplice personale: Takashi Murakami/Miltos Manetas.
Pinksummer si connota presentando progetti di mostre tendenzialmente personali, con artisti con cui tende al rapporto a lungo termine.
Da marzo la galleria presenta una mostra personale dell’artista Luca Trevisani.
Nato a Verona nel 1979 Trevisani è un artista che spazia tra scultura e video, e attraversa discipline di confine come le arti performative, la grafica, il design, il cinema sperimentale e l’architettura, in una condizione magnetica e mutante perpetua.
Nelle sue opere le caratteristiche storiche della scultura vengono messe in discussione o addirittura sovvertite, in un’incessante indagine sulla materia e sui suoi racconti.
La mostra è una vera e propria scultura, un processo di formalizzazione del mondo, un modo di gettare energie ottenute attraverso scelte di gusto, appartenenza e ideologia.
Il tema è la dieta.
La dieta è un tentativo di controllare il tuo corpo che progetta economie, alleanze, società e paesaggi.
Ogni opera è un modello in scala della realtà, un modo per sistemare le cose, per fare ordine, per ricordarci le gerarchie.
Lavorare con ciò che mangiamo, con ciò che ci tiene in vita, è un gesto politico, perché ci ricorda che la nostra identità è una costruzione in divenire, un grumo incerto di materia e narrazioni.
Da qui la scelta di trasformare gli avanzi dei suoi piatti nei paesaggi fiabeschi dei giornali che presenta a Pinksummer per la sua quarta mostra personale.
Ci si trova di fronte a nature morte reliquiari che invitano ad una riflessione sulla sacralità del cibo.