Un affascinante viaggio nelle diverse declinazioni di questo genere fotografico, dai primi anni del Novecento ai selfie.
Lo sguardo restituito
Tra gli eventi più rilevanti di Brescia Photo Festival 2022, il Museo di Santa Giulia propone oltre a WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi, anche una speciale rassegna curata da Renato Corsini e Tatiana Agliani Lo sguardo restituito.
La mostra, ispirata al tema del festival, Le forme del ritratto, propone un affascinante viaggio nelle diverse declinazioni di questo genere fotografico, dai primi anni del Novecento ai selfie.
Vengono proposte opere di anonimi autori e di grandi maestri che offrono anche una riflessione sull’identità delle varie persone e sulla rappresentazione che si offre di se stessi, dentro e oltre la maschera del volto.
Il ritratto è lo strumento per suggellare il ruolo sociale dell’individuo o per celebrare i “miti di carta” della nuova società di massa.
Ecco allora personaggi quali Marilyn Monroe, Mao Ze Dong, Marlene Dietrich, Ernesto Che Guevara, Sofia Loren e Cary Grant, immortalati da grandi autori quali Jousuf Karsh, Philippe Halsman, Elisabetta Catalano che, con i loro attenti studi sulle luci e le ombre, fanno risaltare la potenza drammatica dei volti.
Altri autori come Walker Evans ed Edward Steichen, hanno fotografato uomini e donne del proprio tempo, cogliendo in essi i segni della fatica, della sofferenza, della determinazione, della voglia di vivere e di amare.
Ci sono poi Man Ray, Paolo Gioli, Desirée Delron, Loretta Lux, che hanno parlato della dimensione universale dell’uomo, dando voce alla sua condizione esistenziale.
Sulle forme del ritratto si confrontano poi altri autori anonimi e grandi maestri come Steve McCurry, Sebastião Salgado, Ugo Mulas, Gian Paolo Barbieri, Alberto Korda, Edward S. Curtis e molti altri.
Una sezione dedicata ai selfie sviluppatisi nell’epoca della fotografia digitale e degli smartphone conclude la mostra.