L’ITALIA DI MAGNUM. DA ROBERT CAPA A PAOLO PELLEGRIN

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari di apertura, di ultimo ingresso e condizioni di accesso in relazione alle vigenti normative ANTICOVID

- DATA INIZIO: 08/10/2022

- DATA FINE: 05/02/2023

- LUOGO: PORTOGRUARO (VENEZIA)

- INDIRIZZO: Palazzo Vescovile Via Seminario, 19

- TEL: 342 8084363

Una grande mostra narra settant’anni di storia attraverso le immagini dei fotografi della più importante agenzia di fotogiornalismo al mondo, la Magnum Photos Agency

L’ITALIA DI MAGNUM. DA ROBERT CAPA A PAOLO PELLEGRIN

 

Duomo, Milan, Italy, 1986 – © Martin Parr Magnum Photos
Duomo, Milan, Italy, 1986 – © Martin Parr Magnum Photos

 

La mostra invernale della stagione 2022/2023 della nuova realtà espositiva di Palazzo Vescovile nella piccola Venezia nieviana di Portogruaro, sarà dedicata alla fotografia, in particolare al fotogiornalismo.

La mostra “L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin” parte infatti da uno dei cofondatori della più importante e prestigiosa agenzia di Fotogiornalismo a livello mondiale, Magnum Photos.

Erano trascorsi due anni dalla fin del secondo conflitto mondiale e quattro fotografi, che erano stati segnati dal conflitto, decisero di mettere assieme le loro esperienze e il loro desiderio di mostrare com’era ancora il mondo dopo la catastrofe e fondarono nel 1947 la prima agenzia internazionale di fotogiornalismo denominata The Magnum Photos agency.

I loro nomi sono oggi delle icone fondamentali nella storia della fotografia: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David “Chim” Seymour.

Ancora oggi Magnum Photos rappresenta alcuni dei fotografi più famosi del mondo, mantenendo i suoi ideali fondatori e il mix di giornalista, artista e narratore.

I fotografi di Magnum da sempre raccontano eventi mondiali, persone, luoghi e cultura con una narrativa potente che sfida le convenzioni, frantuma lo status quo, ridefinisce la storia e trasforma le vite.

Di tutto questo Robert Capa è stato uno straordinario capofila.

Nato a Budapest nel 1913 Robert Capa è considerato il primo e più famoso fotografo di guerra, maestro del fotogiornalismo.

Capa infatti ha documentato, con i suoi storici scatti in cinque diversi conflitti: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la Seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d’Indocina (1954).

È morto nel 1954 saltando su una mina in Vietnam mentre faceva il suo lavoro.

La mostra si chiude con Paolo Pellegrin, nato a Roma nel 1964, fotografo entrato in Agenzia nel 2001 dopo un’esperienza decennale nell’Agenzia VU, nel 2005 è diventato a pieno titolo socio della Magnum Photos.

Egli è presente in mostra con le immagini della folla assiepata in Piazza San Pietro nella veglia perla morte di Papa Giovanni Paolo II e con quelle di un’altra folla, quella dei migranti su un barcone, tragico segnale di attualità.

Tra queste due figure si sviluppa la mostra a Palazzo Vescovile, curata da Walter Guadagnini con Arianna Visani e ordinata per decenni.

I Sintesi, la mostra prende avvio con due serie strepitose, una di Robert Capa, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che mostra un paese in rovina, distrutto da cinque anni di conflitto, e una di David Seymour (1911-1956), altro cofondatore di Magnum Photos, che nel 1947 riprende invece i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina: l’eterna bellezza dell’arte italiana che appare come il segno della rinascita di un’intera nazione.

Si prosegue negli anni Cinquanta con Elliott Erwitt (1928) che racconta le bellezze di Roma e le sue contraddizioni con la capacità di cogliere l’attimo decisivo e lo sguardo affettuosamente ironico.

René Burri (1933-2014) porta lo spettatore all’interno della storica mostra di Picasso del 1953 a Milano, un evento indimenticabile per la cultura italiana, che tornava a confrontarsi con i grandi miti della contemporaneità.

Gli anni Sessanta sono proposti da Thomas Hoepker (1936), che presenta tre immagini del trionfo di Cassius Clay (poi Mohamed Alì) alle Olimpiadi di Roma del 1960, Bruno Barbey (morto nel 2020), che documenta i funerali di Togliatti, figura centrale della politica italiana, e non solo, figura amata dal popolo al di là del giudizio che ne darà poi la storia.

Cambia il clima negli anni Settanta e Ferdinando Scianna (1943), primo fotografo italiano a far parte dell’agenzia Magnum dal 1982, racconta la sua Sicilia sempre uguale e sempre mutevole, mentre Leonard Freed (1929-2006) riprende frammenti dello storico referendum sul divorzio che cambiò per sempre la società italiana.

Berlusconi in versione imprenditore di successo, appena prima della discesa in politica, a testimoniare il rapporto tra potere e immagine, è ancora nelle foto di Scianna degli anni Novanta

Di quel decennio sono pure le grandi fotografie di Martin Parr (1952, il più celebre fotografo inglese contemporaneo, che colgono genialmente il contrasto tra la bellezza dei luoghi e il cattivo gusto dei nuovi visitatori arrivati con il boom turistico.

SI arriva al nuovo millennio e alle vicende attuali attraverso il racconto: i sulle discoteche romagnole di allora e di oggi, nel lavoro concepito appositamente per la mostra da Alex Majoli (1971) mentre il fotografo tedesco Thomas Dworzak (1972) ci riporta alle drammatiche giornate del G8 di Genova e l’inglese Peter Marlow (1952-2016) all’ancor più tragica vicenda della guerra nella ex, Jugoslavia, narrata dagli occhi dei soldati americani su una portaerei al largo delle coste italiane.

 

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > giovedì 14.30 – 18.30
  • venerdì 14.30 – 19.30
  • sabato, domenica e festivi 10.00 – 19.00
  • lunedì chiuso

 

INFO

FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
Posted on
Acqua più preziosa del diamante
Acqua più preziosa del diamante
Posted on
Silent Supper. Milena ZeVu
Silent Supper. Milena ZeVu
Posted on
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
Posted on
Vincent Peters. Timeless Time
Vincent Peters. Timeless Time
Posted on
Previous
Next
FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
Acqua più preziosa del diamante
Silent Supper. Milena ZeVu
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
Vincent Peters. Timeless Time

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.