Naturalisti e uomini di scienza, geografi, fotografi, pittori, storici dell’arte hanno gradualmente scoperto e descritto il territorio del Canton Ticino.Una mostra ne illustra gli sforzi e il lavoro.
L’incanto del paesaggio. Disegno, arte, tecnologia Naturalisti, geografi, storici dell’arte nel Ticino del passato prossimo
La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst raccoglie opere di artisti attivi sul territorio ticinese dal XVII al XIX secolo.
Il nucleo principale che ancora oggi la compone fu donato allo Stato del Canton Ticino dal collezionista Giovanni Züst.
La Pinacoteca è inoltre attiva nella promozione culturale grazie alla frequente proposta di mostre temporanee, di grande qualità.
Dal 13 novembre 2021 la pinacoteca ospita L’incanto del paesaggio, mostra curata da Paolo Crivelli, Giulio Foletti e Filippo Rampazzi, dedicata a Disegno, arte, tecnologia Naturalisti, geografi, storici dell’arte nel Ticino del passato prossimo.
Si tratta di una esposizione che vuole illustrare gli sforzi e le tecniche utilizzate da coloro che, a partire da metà Ottocento, guardarono e interpretarono con occhi nuovi e nuovi strumenti di indagine il loro territorio.
Nacquero così le prime elaborazioni cartografiche, le carte topografiche Dufour e Siegfried.
Qualche tempo dopo si lavorò ad un’iniziale catalogazione dei monumenti più significativi esistenti sul territorio, sotto l’impulso del padre della storiografia artistica elvetica Johann Rudolf Rahn che illustrò e rilevò con oggettività e precisione non solamente i monumenti maggiori, ma anche il contesto e il paesaggio che li accoglieva.
Con uguale impegno operarono anche i primi naturalisti che descrissero con attenzione le componenti del paesaggio naturale raccogliendo e catalogando i più differenti materiali.
Alcuni aspetti particolarmente significativi del territorio ticinese vengono infine rappresentati attraverso gli occhi dei pittori, che interpretarono e diedero un nuovo significato a questi paesaggi.
Si trovano quindi in mostra opere che vanno dai più celebri Fontanesi, Luigi Rossi, Berta, Franzoni, Longoni, ai meno noti Zaccheo, Patocchi, Regina Conti, Maccagni, Buzzi.