Liliane Lijn, una delle prime artiste donna ad entrare nel mondo della cinetica nella sua ricerca artistica
LILIANE LIJN. I AM SHE
Aperta nel 2019 nella zona di porta Romana a Milano la galleria ORDET, fondata da Enrico Bonaspetti e Stefano Cernuschi si avvale di buone collaborazioni anche internazionali per proporre mostre di alto livello.
Dal 15 settembre la galleria presenta una mostra personale dell’artista americana Liliane Lijn, nata a New York nel 1939, che dal 1966 vive e lavora a Londra.
Si tratta di una personale che presenta opere dal 1969 a oggi e rappresenta la più completa rassegna dedicata all’artista fuori dal Regno Unito.
Liliane Lijn è stata la prima artista donna a lavorare con il testo cinetico ( Poem Machines ), esplorando sia la luce che il testo già nel 1962.
Con ogni probabilità l è stata a prima artista donna ad aver esposto un’opera che incorpora un motore elettrico.
Nel suo lavoro esiste quindi una forte interazione tra arte, scienza, tecnologia, filosofia orientale e mitologia femminile.
La ricerca artistica di Lijn è guidata dalla sua volontà di vedere il mondo in termini di luce ed energia, come lei stessa a dichiarato in una conversazione con l’artista e scrittore Fluxus, Charles Dreyfus.
In questa ricerca l’artista ha sperimentato con media e materiali a tutto campo e senza freno, in particolare incorporando macchinari, luce e linguaggio nel suo lavoro.
La selezione di opere in mostra a Milano permette di avere una visione del lavoro di Lijn a partire da Linear Light Column (1969) della serie Koan, un grande cilindro rotante avvolto in filo di rame smaltato, un tempo il materiale principale utilizzato per le telecomunicazioni.
Seguono lavori di varie dimensioni, creati a partire dagli anni ’80, in cui l’uso di materiali diversi, vetro, bronzo, alluminio, corde di pianoforte, fibre sintetiche piumini e altri materiali vengono utilizzati per creare o sculture di dimensioni ridotte che presentano parti corporee riconoscibili o monumentali totem umanoidi o grandi sculture a tecnica mista.