Le maschere di Carnevale nelle Regioni Italiane – PARTE 1 Nord Italia

Il Carnevale e le Maschere Regionali in Italia

Maschere di Carnevale italiane: le più famose del Nord Italia, dalla tradizione della Commedia dell’Arte alle feste popolari

 

Maschere di Carnevale italiane: le più famose del Nord Italia, dalla tradizione della Commedia dell'Arte alle feste popolari

 

Il Carnevale è una delle feste più antiche e amate in Italia, caratterizzata da sfilate, carri allegorici, balli in maschera e dolci tipici. Le sue origini risalgono alle festività pagane, in particolare ai Saturnali romani, durante i quali le rigide gerarchie sociali si annullavano temporaneamente per lasciare spazio a una gioiosa anarchia. Con il tempo, questa celebrazione ha assunto connotazioni cristiane, diventando il periodo di festeggiamenti che precede la Quaresima.

Uno degli aspetti più affascinanti del Carnevale italiano è la presenza delle maschere tradizionali, ognuna delle quali rappresenta la cultura e la storia della propria regione. Scopriamo insieme le maschere di Carnevale italiane più famose, nello specifico di questo articolo, del Nord Italia.

Le Maschere di Carnevale italiane per Regione

PARTE 1 – Nord Italia

Emilia-Romagna: Dottor Balanzone

Dottor Balanzone è la maschera simbolo di Bologna e una delle figure più emblematiche della Commedia dell’Arte. Rappresenta un dottore saccente e pedante, sempre pronto a sfoggiare la sua cultura con lunghi discorsi, spesso pieni di parole difficili e concetti inutili. Il suo costume è caratterizzato da una toga nera simile a quella degli accademici, un cappello a larghe falde e una gorgiera bianca. La sua parlata è ampollosa e ridondante, ricca di citazioni in latino, che utilizza per impressionare gli altri, ma spesso senza reale comprensione. Dietro la sua figura autoritaria si nasconde un personaggio comico, che viene deriso per la sua presunzione e incapacità di affrontare situazioni pratiche. Dottor Balanzone incarna la satira sull’istruzione e sulle figure accademiche che, pur essendo colte, non sempre hanno un vero contatto con la realtà.

Friuli Venezia Giulia: Il Pust

Nel Friuli Venezia Giulia, la maschera più famosa è il Pust, il cui nome significa proprio “Carnevale” in alcune lingue locali. Tipico delle celebrazioni nelle zone di Resia e della Val Canale, il Pust indossa pantaloni e giacca ricoperti di stracci colorati e un cappello ricoperto allo stesso modo, in quanto simboleggia l’arrivo della primavera. Alla vigilia dell’Epifania viene trascinato con le catene addosso per le vie della città e poi, dopo il rito di benedizione dell’acqua e del fuoco, viene liberato davanti al falò/fuoco (o “pignarul” in friulano; caséra, foghera, panevìn, ecc. in Veneto) tipico di questa giornata.

Liguria: Capitan Spaventa

Capitan Spaventa si distingue per il suo portamento fiero e raffinato, rispecchiato nei suoi abiti eleganti e ben curati. Il suo costume tipico è caratterizzato da un abito a strisce vivaci, arricchito da un ampio cappello ornato di piume, che dona un’aria ancora più maestosa alla sua figura. A completare il suo aspetto ci sono i lunghi baffi e un naso prominente, tratti distintivi che rendono la sua espressione ancora più teatrale. Sul fianco porta una spada lunga e appariscente, con la quale dimostra grande audacia. Tuttavia, nonostante il suo atteggiamento da impavido spadaccino, spesso le sue gesta si rivelano più frutto di parole che di reali imprese. Capitan Spaventa viene talvolta confuso con Capitan Matamoros, maschera di origine bolognese, nota per la sua indole millantatrice e per la tendenza a vantarsi di avventure mai vissute.

Lombardia: Meneghino e Arlecchino

Meneghino è la maschera milanese per eccellenza. Il suo nome deriva dal diminutivo di “Domenico” e inizialmente rappresenta il tipico servitore fedele ma arguto, capace di prendere in giro i potenti con il suo spirito mordace. Indossa un abito settecentesco composto da una giacca lunga, calzoni corti, calze a righe e un cappello a tricorno. Dopo l’Ottocento le caratteristiche di questa maschera tipica lombarda cambiano e, a differenza di altre maschere della Commedia dell’Arte, Meneghino non è più un servo furbo, ma un uomo del popolo onesto e schietto, sempre pronto a difendere la giustizia e la libertà. È simbolo del carattere milanese, laborioso e indipendente, e viene ancora oggi rappresentato nelle sfilate del Carnevale ambrosiano.

Arlecchino è una delle maschere più celebri della Commedia dell’Arte, originaria di Bergamo. Inizialmente rappresenta un servo sciocco, poi diviene un personaggio astuto, con una personalità vivace e ingegnosa, sempre pronto a ingannare e a fare dispetti. Indossa un costume caratteristico a rombi multicolori, simbolo della sua natura allegra e caotica. È noto per i suoi scherzi, le acrobazie e il modo buffo di parlare, che lo rendono uno dei personaggi più amati del Carnevale italiano. Porta sempre con sè un bastone di legno, il “batocio” che una voltaera utilizzato per girare la polenta e per portare le mandrie al pascolo. Il bastone lo utilizza per darle durante le liti ma spesso diventa “l’arma” del suo avversario che lo usa per dargliele!

 

Arlecchino

Piemonte: Gianduja

Gianduja è la maschera di Torino e rappresenta un uomo allegro e bonario, amante del vino e della buona tavola, furbo, coraggioso, quando serve fa finta di non capire le cose ma ha sa chiaramente che cosa in realtà vuole. Il suo abbigliamento settecentesco comprende una giacca marrone, panciotto giallo, calzoni al ginocchio e tricorno. Oltre a essere simbolo della saggezza popolare piemontese, ha dato il nome al celebre cioccolatino torinese.

Trentino-Alto Adige: Matoci

I Matoci sono le maschere tipiche della Val di Fassa. Indossano maschere di legno intagliate e dipinte, spesso con espressioni grottesche, e abiti variopinti. Le loro sfilate sono caratterizzate da scherzi e movimenti festosi, mantenendo viva un’antica tradizione pagana legata al rinnovamento della natura. I Matoci rappresentano gli stranieri che all’ingresso di ogni paese sono sottoposti e interrogatorio e devono, per non farsi riconoscere, camuffare la voce.

Valle d’Aosta: Landzette

Le Landzette sono le maschere tipiche della Coumba Freida. Il loro costume si ispira agli antichi soldati napoleonici, con giacche rosse, cappelli decorati e specchietti scintillanti per allontanare le forze del male. In mano tengono una coda di cavallo e in vita hanno una cintura provvista di un campanello che, secondo gli antropologi, servono per scacciare gli spiriti maligni. Durante il Carnevale, le Landzette attraversano i villaggi e con gli strumenti oggetti che hanno, servono per portare fortuna e scacciare così gli spiriti maligni.

Veneto: Pantalone, Arlecchino e Colombina

Il Veneto ha tre maschere molto celebri:

  • Pantalone che rappresenta la figura del ricco mercante veneziano, spesso burbero e dispotico, che incarna il potere economico e sociale dell’epoca
  • Arlecchino, originario di Bergamo e reso celebre poi da Carlo Goldoni nelle sue commedie che lo hanno quindi consacrato maschera simbolo di Venezia. Rappresenta un servo furbo e scanzonato caratterizzato dalle divertenti acrobazie, dalle battute sagaci e da un linguaggio corporeo espressivo. Il suo costume è composto da una maschera nera e dal vestito con rombi colorati;
  • Colombina, una servetta vivace e astuta. Colombina, una delle poche figure femminili della Commedia dell’Arte, è scaltra e intelligente, spesso complice di Arlecchino nei suoi inganni e identificata come la sua sposa o la sua fidanzata. Indossa un abito elegante con un grembiule e una maschera leggera che copre solo parte del viso. Queste due maschere, grazie alle opere di Carlo Goldoni, sono diventate simboli iconici del Carnevale di Venezia e della tradizione teatrale italiana.

 

Maschere di Carnevale italiane: le più famose del Nord Italia, dalla tradizione della Commedia dell'Arte alle feste popolari

 

Le maschere di Carnevale italiane rappresentano un patrimonio culturale unico, che mescola storia, tradizione e satira sociale. Ogni regione ha la sua maschera caratteristica, testimone di antichi usi e costumi che ancora oggi animano le festività carnevalesche. Che sia il fastoso Carnevale di Venezia o le antiche tradizioni delle valli alpine, il Carnevale in Italia è un’esperienza da vivere e scoprire.

 

Maschere di Carnevale italiane: le più famose del Nord Italia, dalla tradizione della Commedia dell'Arte alle feste popolari

 

Dopo l’elenco delle principali/più conosciute maschere di carnevale italiane, in questo caso del Nord Italia, nei prossimi articoli vi faremo conoscere le maschere tipiche o più rappresentative delle Regioni del Centro Italia e quelle del Sud Italia.

 

Autore: Eleonora Dorigo

 

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