L’artista libanese Walid Raad scava nelle macerie della storia
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Il Moderna Museet è museo statale situato sull’isola Skeppsholmen, a Stoccolma, e custodisce opere d’arte moderna e contemporanea, con collezioni di pittura, scultura e fotografia.
Fondato nel 1958 , nella sede attuale dispone di 5000 mq di spazio espositivo , comprensivo anche di un’ area per esposizioni temporanee ove ospita mostre di autori interessanti a livello internazionale.
Fino al 16 agosto il Moderna Museet presenta la mostra di Walid Raad.
Raad è un artista libanese contemporaneo il cui lavoro si concentra spesso sulla storia recente del suo paese.
Lavorando in fotografia, video, scultura e performance, Raad analizza la funzione della memoria nel formare la storia della guerra e dell’arte.
Nato nel 1967 a Chbanieh, in Libano, Raad e la sua famiglia sono emigrati negli Stati Uniti nel 1983. Ha conseguito un BFA presso il Rochester Institute of Technology, seguito da un Master e un dottorato di ricerca in studi culturali e visivi presso l’Università di Rochester.
Oggi insegna arti visive presso The Cooper Union di New York ed è membro della Arab Image Foundation (www.fai.org.lb).
È autore di installazioni, performance, opere video, fotografie e testi letterari, e tra i suoi ultimi lavori vi è The Atlas Group, un progetto sviluppato nell’arco di un quindicennio (1989-2004) sulla storia contemporanea del Libano, e in particolare sulle guerre del 1975 e 1991.
Le sue opere sono state esposte a Documenta 11 (Kassel, Germania), alla Biennale di Venezia (Italia), all’Hamburger Bahnhof (Berlino, Germania), al Museum of Modern Art (New York, USA), al Homeworks (Beirut, Libano) e presso altri numerosi musei e spazi espositivi in Europa, Medio Oriente e Nord America.
Ispirandosi alle teorie di Sigmund Freud sul trauma e su come le conseguenze di un evento possono restare distorte nella mente Raad usa in vari modi la storia come punto di partenza per creare situazioni e documenti apparentemente bizzarri e meravigliosi.