Una mostra che evidenzia l’impegno della Fondazione Cartier per l’Arte contemporanea a promuovere una nuova visione non antropocentrica del rapporto tra l’uomo e tutti gli altri esseri viventi.
Les Vivants
Nel 2004 Lille è diventata Capitale Europea della Cultura. Questo evento eccezionale ha cambiato in modo permanente la città, la regione e il suo dinamismo culturale.
Dal 2006, lille3000 ha continuato il lavoro iniziato nel 2004 proponendo delle manifestazioni che affrontano le sue principali tematiche.
Nel 2022 Lille3000 è arrivata alla sesta edizione con il titolo di Utopia, in programma dal 14 maggio al 2 ottobre, che offre le visioni di artisti, inventori, creatori e scienziati che mettono in discussione la gerarchia tra uomini e natura, in alternativa ad una visione antropocentrica del mondo.
All’interno dei programmi di Utopia e in coerenza con il tema proposto, la Fondazione Cartier per l’arte contemporanea propone una grande mostra, Les vivants.
Riunendo più di 250 opere principalmente dalla collezione Cartier, la mostra Les Vivants propone di trasportare la nostra immaginazione oltre l’antropocentrismo per reinventare, con empatia e umiltà, una nuova convivenza terrestre con piante e animali.
Vengono presentati lavori di una comunità di artisti e scienziati impegnati in una ricerca estetica ed esistenziale, profondamente segnata dall’enigmatica bellezza del mondo vivente.
Sono presenti personaggi come il musicista e bioacustico americano Bernie Krause, l’artista cinese Cai Guo Qiang, l’artista visivo francese Fabrice Hyber, il regista armeno Artavazd Pelechian, il botanico francese Francis Hallé, l’artista americano Tony Oursler, i registi francesi Claudine Nougaret e Raymond Depardon.
Questi presentano il risultato di diversi anni di lavoro congiunto tra questi artisti e la Fondazione.
La mostra Les Vivants è anche un’opportunità per la Fondazione Cartier di sviluppare nuove collaborazioni con artisti come i brasiliani Bruno Novelli e Solange Pessoa.
Inoltre, il cuore della mostra è costituito da un’eccezionale collezione di opere di artisti amerindi contemporanei riuniti per la prima volta in Europa.
Questi artisti provengono dall’Amazzonia brasiliana, come Jaider Esbell (popolo Makuxi), Ehuana Yaira e Joseca (Yanomami), Bane, Isaka o Mana (Huni Kuin) ma anche dall’Amazzonia venezuelana, come Sheroanawe Hakihiiwe (Yanomami).
La mostra riunisce anche una selezione di disegni di artisti Nivaklé e Guarani che vivono nel Chaco paraguaiano, tra cui Esteban e Angelica Klassen, Floriberta Fermin, Marcos Ortiz, Clemente Juliuz, Osvaldo Pitoe e Jorge Carema.