Le memorie triestine di Leonor Fini in mostra al Magazzino 26
Leonor Fini. Memorie triestine
Nel 1996 moriva a Parigi Leonor Fini, pittrice surrealista, ma anche costumista, scenografa, incisore, illustratrice e scrittrice di fama e frequentazioni internazionali.
Era nata nel 1907 a Buenos Aires ma non aveva neppure un anno che la madre Malvina Braun, in fuga da un marito violento, la portò a Trieste.
Qui la giovane Leonor è cresciuta a stretto contatto con la colta borghesia di una città aperta e internazionale com’era Trieste.
Le sue frequentazioni, diventate anche amicizie, influirono in modo notevole sulla sua formazione intellettuale ed estetica.
Arturo Nathan, Gillo Dorfles, Umberto Saba, Italo Svevo, il gallerista Leo Castelli sono solo alcuni dei personaggi che lei frequenta.
Ora, a venticinque anni dalla sua scomparsa, Trieste le rende omaggio con una mostra multimediale di pittura, luce, musica e percezione olfattiva, intitolata Leonor Fini. Memorie triestine, che indaga e analizza l’intenso e fondamentale rapporto di Leonor con la città d’origine della madre.
Al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste sono esposti circa 250 pezzi tra disegni, dipinti, acquerelli, incisioni, porcellane decorate e bozzetti per le stesse, documenti, libri, affiche, lettere, foto, video interviste, abiti appartenuti all’artista, testimonianze spesso inedite.
Molte delle opere esposte sono infatti lavori donati dalla pittrice agli amici e ai parenti triestini più cari e perciò si tratta di lavori particolarmente significativi e in gran parte inediti.
Ne deriva un profilo di un’artista eclettica ma di spessore internazionale in una mostra accompagnata dalle musiche surrealiste di Paolo Troni e dal profumo Lolò, com’era amichevolmente chiamata Leonor a Trieste, creati appositamente per la mostra.
La mostra arriva a Trieste dopo il successo all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e, da ottobre, si trasferirà all’Istituto italiano di cultura di Parigi, città in cui l’artista si era trasferita appena ventitreenne, guadagnando rapidamente largo consenso e rimanendovi fino alla morte.
Durante il periodo della mostra sono inoltre organizzati degli appuntamenti collaterali e incontri tematici di approfondimento su alcuni degli aspetti dell’esperienza artistica e umana di Leonor.