Modella, fotografa, musa, reporter di guerra, icona del Novecento, l’americana Lee Miller in mostra a palazzo Franchetti è stata tutto questo e molto di più.
LEE MILLER – MAN RAY. FASHION, LOVE, WAR
VENEZIA –Palazzo Franchetti San Marco 2847
Dal 05/11/2022 al 10/04/2023
Fotografa, modella, donna d’affari, cuoca gourmet, autrice e corrispondente di guerra Lee Miller (1907-1977) è stata un’artista e una donna rivoluzionaria.
Ha vissuto una vita intensa, con grande passione e libertà di intraprendenza, una vita insolita per una donna dei suoi tempi, in un mondo di cambiamenti incredibilmente rapidi.
Lei ha saputo catturare quei cambiamenti nelle sue fotografie avendo un ruolo non irrilevante nel movimento Surrealista, oscurato dal partner nella vita e professionale che è stato Man Ray.
Fu lei, infatti, a scoprire e trasmettere a Man Ray quella tecnica fotografica della Solarizzazione che è diventata poi l’elemento che lo ha contraddistinto come firma artistica.
I suoi coraggiosi resoconti dal fronte della Seconda guerra mondiale, le sue composizioni surrealiste che includevano il ruolo mutevole delle donne come tema l’hanno fatta conoscere e rispettare in un mondo ancora improntato a un forte maschilismo.
Le sue fotografie, i suoi testi e la sua corrispondenza testimoniano una persona che ha sfidato le convenzioni relative all’essere donna e artista.
Con enorme coraggio, Miller si è lanciata in una miriade di progetti, ma soprattutto era una fotografa straordinariamente brava, uno dei fotografi più affascinanti ed enigmatici del XX secolo.
L’esposizione LEE MILLER – MAN RAY. FASHION, LOVE, WAR, curata da Victoria Noel-Johnson, presenta circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d’arte oltre a contributi video che guidano il visitatore in un percorso che si dipana in un racconto che parte dalla vicenda umana e artistica di Lee Miller, come modella e musa negli anni Venti quando incontra il famoso editore Conde Nast che la rende modella di Vogue, agli anni parigini in cui lavora con il celebre fotografo di moda George Hoyningen-Huene.
Il cuore dell’esposizione però rivolto al rapporto con Man Ray in quel clima irripetibile d’avanguardia con gli amici Max Ernst, Pablo Picasso, Salvador Dalí e Jean Cocteau che la coinvolse nel suo film surrealista Le sang d’un poète, in cui interpreta una moderna dea d’ispirazione classica.
L’esposizione affronta anche il periodo successivo alla relazione con Man Ray, quando Miller nel 1932 torna a New York e apre un suo studio fotografico di successo.
Seguono poi le immagini delle vacanze surrealiste dell’estate 1937 quando conosce il suo secondo marito l’artista britannico surrealista Roland Penrose, quelle del periodo egiziano e poi l’esperienza a Londra di fotografa per Vogue Inghilterra e di fotoreporter di guerra.
Come si evince dal titolo è una mostra che ripercorre la vita da romanzo di Lee Miller in rapporto a Man Ray, un viaggio tra gli anni Venti e gli anni Quaranta del secolo scorso tra emozioni e atmosfere artistiche irripetibili.
