Grandi infrastrutture di un ingegnere che ha lavorato anche per la stabilità strutturale di grandi monumenti come, tra gli altri, la torre di Pisa e il campanile di san Marco a Venezia
Le grandi infrastrutture di Giorgio Macchi
Questo Petit Tour intende presentare al pubblico la ricca e poliedrica attività professionale dell’ingegnere e professore Giorgio Macchi, il cui archivio è stato depositato in comodato d’uso all’Archivio Progetti nel 2016.
Il focus di questo lavoro è rappresentato dai progetti per le grandi infrastrutture che caratterizzano soprattutto il primo periodo del suo lavoro che negli anni avvenire lo vedrà sviluppare specifiche metodologie di restauro del patrimonio storico monumentale
Giorgio Macchi nasce a Milano il 12 gennaio 1930 e si laurea in ingegneria civile al Politecnico di Torino nel 1952.
Per due anni è ricercatore al Centro Studi del CNR di Torino.
Dal 1955 al 1961 è assistente di Scienza delle Costruzioni di Franco Levi al Politecnico di Torino.
Dal 1963 insegna allo IUAV di Venezia. Per trasferirsi poi nel 1973 alla Facoltà di Architettura di Pavia dove rimane fino al pensionamento.
Insieme alla docenza, Giorgio Macchi svolge un’intensa attività progettuale, da solo e con ingeneri come Silvano Zorzi.
Dal 1988 con il figlio Stefano opera nel campo della conservazione monumentale.
Macchi è autore di importanti e raffinati progetti elaborati per assicurare la stabilità strutturale a prestigiosi monumenti, tra cui la Torre di Pisa, il Campanile di San Marco a Venezia, la facciata di San Pietro a Roma, il Duomo di Pavia, la Cappella della Sindone a Torino, la parete dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, nonché altre opere nel mondo.