L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti

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- DATA FINE: 19/02/2021

- LUOGO: LUCCA – Fondazione Ragghianti

- INDIRIZZO: Via San Micheletto, 3

- TEL: 0583-467205

Due artisti di generazioni diverse, accomunati dall’audacia nella ricerca e sperimentazione dagli anni Sessanta agli Ottanta

L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti

 

 

 

Riapre a Lucca prorogata fino al 19 febbraio una mostra che era stata inaugurata il 2 ottobre e sospesa dopo appena un mese causa Coronavirus.

Si tratta di una doppia esposizione proposta dalla Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti nella sua sede di Lucca.

Due esposizioni, curate da Angela Madesani e da Paolo Emilio Antognoli dedicate al milanese Cioni Carpi (1923-2011) e al fiorentino Gianni Melotti (1953), due artisti particolarmente poliedrici e inventivi.

Viene presentato il lavoro di artisti di generazioni diverse, ma accomunati da un comune lavoro di ricerca ed espressione artistica che travalica le distinzioni dei media con una ’audacia creativa che li ha portati ad esplorare diverse forme espressive in un periodo di grande fermento dell’Italia, dagli anni Sessanta agli Ottanta.

CIONI CARPI, è stato un personaggio complesso e ricco di sfaccettature.

Figlio d’arte, il padre era Aldo Carpi, pittore e storico direttore dell’Accademia di Brera, d al 1959 al 1980 Carpi realizza numerosi film d’artista, attualmente ospitati da importanti archivi, fra i quali quello del MoMA di New York e, 1978 e nel 1980, ha partecipato alla Biennale di Venezia

Lavora anche molto per il teatro: sua è la prima scenografia costituita da un filmato per L’istruttoria di Peter Weiss al Piccolo di Milano nel 1966.

E collabora con alcuni compositori come Paccagnini, Manzoni e Maderna,con filmati e proiezioni per l’allestimento di loro opere.

Carpi, unico artista italiano, insieme a Franco Vaccari, a fare parte del gruppo della Narrative Art, ha inoltre utilizzato per la sua ricerca la fotografia, le installazioni, le proiezioni di luce, il video.

La mostra presenta circa quaranta opere di grandi dimensioni tra dipinti, installazioni, lavori fotografici, filmati, installazioni, disegni, progetti e libri creati dall’artista in unica copia, ma anche documenti e cataloghi sull’opera di questo intelligente protagonista dell’arte della seconda parte del XX secolo.

GIANNI MELOTTI nel suo primo decennio di attività, dal 1974 al 1984ha avviato collaborazioni e stretto amicizia con artisti particolarmente attivi nella ricerca dell’espressione d’arte in immagini fotografiche o in movimento tra cui il noto Bill Viola.

In particolare Melotti si è specializzato in videotapes e servizi fotografici per artisti realizzando una consistente collezione di cui parte è oggi conservata all’Archivio storico / ASAC della Biennale di Venezia.

Alla Fondazione Ragghianti sono esposti circa trenta lavori di Melotti.

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