Una mostra che racconta come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e orientato all’esplorazione.
La Tradizione del Nuovo. (23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano)
Dal 1923, Triennale Milano è un’istituzione internazionale che organizza mostre ed eventi su design, architettura, arti visive e teatro.
Il Museo del Design della Triennale ha sede nel Palazzo dell’Arte, un edificio situato a sud-est del Parco Sempione costruito nel 1933 come sede della Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa.
Solo una piccola parte del palazzo è dedicata a Museo permanente, mentre la maggior parte delle sale accoglie le estese esposizioni temporali dedicate al design, alla fotografia e all’arte.
Dal 15 luglio il Museo ospita la mostra La tradizione del nuovo che raccoglie opere, installazioni, documenti, processi creativi e sperimentazioni che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali tra il 1964 e il 1996.
La mostra, a cura di Marco Sammicheli, è un progetto-mostra del Museo del Design Italiano per la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano e racconta come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e orientato all’esplorazione.
Il percorso espositivo offre ai visitatori alcune delle ricerche più significative del design italiano e li invita ad approfondirle con percorsi distinti che seguono uno sviluppo temporale.
Le opere vanno infatti dalla 13^ Triennale (Tempo Libero) del 1964 alla 19^ Triennale (Identità e differenze) del 1996.
In parallelo si sviluppa un percorso tematico che si articola in un arcipelago di parole, fenomeni, azioni e autori che hanno favorito eventi inaspettati, dubbi, risposte, e conquiste tecniche, come Liisi Beckmann, Claudio Salocchi, Roberto Sambonet, Exhibition Design Group, Fiorucci Dxing, Alberto Meda, Clino Trini Castelli, Valentino Parmiani.
Per Valentino Parmiani (1942-2015) la selezione di opere in mostra arrivano da un prestito della Fondazione Cirulli, in forza dell’accordo di collaborazione siglato nel 2021 con il Museo del Design Italiano della Triennale.