La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi

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- DATA INIZIO: 09/10/2021

- DATA FINE: 09/01/2022

- LUOGO: CROCETTA DEL MONTELLO (Treviso) Villa Ancilotto

- INDIRIZZO: Via Erizzo, 133

- TEL: +39 329 070 68 78

Seconda tappa dell’ampio percorso espositivo che, nel triennio 2020-2022, vuole raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana, partendo dagli albori del secolo scorso fino al Duemila.

La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi

 

 

E’ stata inaugurata il 9 ottobre 2021 a Villa Ancilotto la mostra “La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi”: seconda tappa dell’ampio percorso espositivo promosso dal Comune di Crocetta del Montello che, nel corso del triennio 2020-2022.

Un progetto che vuole raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana, partendo dagli albori del secolo scorso fino al Duemila.

Un contributo determinante, perché sviluppato attorno al continuo confronto fra una roccaforte della tradizione artistica e pittorica quale era l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Biennale – palcoscenico di tutte le nuove avventure a livello internazionale dalla fine dell’Ottocento.

Dopo la prima tappa del progetto nel 2020 che interessò gli anni dal 1910 al 1940, questa esposizione parte dagli anni Quaranta concentrandosi in partenza sugli ultimi, quelli del Dopoguerra, che vedono un’autentica rinascita dell’arte in Italia e, nello specifico, nelle Venezie.

Non è un caso se alcuni dei movimenti più importanti dell’epoca, primo fra tutti il Fronte Nuovo delle Arti, già Nuova Secessione, hanno un prevalente radicamento geografico in laguna, con artisti anche veneti come Emilio Vedova, Giuseppe Santomaso e Alberto Viani.

Oltre agli attori di questi movimenti, su Venezia, proprio con la ripartenza della Biennale, gravitano anche grandi Maestri isolati, come l’istriano Zoran Music, il friulano Armando Pizzinato e l’emiliano Bruno Saetti – tutti poi naturalizzati veneziani – e naturalmente gli interpreti dello Spazialismo, che segna uno dei momenti più alti della pittura italiana del secondo Novecento: Edmondo Bacci, Mario Deluigi, Ennio Finzi, Luciano Gaspari, Bruna Gasparini, Virgilio Guidi, Riccardo Licata, Gino Morandis, Saverio Rampin, Tancredi, Vinicio Vianello.

Ancora il Veneto è il luogo fondamentale per la nascita di un’altra avanguardia, quella dell’Arte Cinetica e Programmata, con il padovano gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi e Manfredo Massironi) che ne è uno dei centri propulsori.

Molti di questi artisti e altri come Alberto Gianquinto, ritorneranno poi nella terza tappa del progetto espositivo, “1970-2000: da Biasi a Vedova e Santomaso”, dedicata agli ultimi trent’anni del secolo, dove le loro strade appariranno come totalmente autonome, slegate dall’appartenenza ai movimenti e comunque decisive per la loro creatività.

Il progetto triennale è promosso dal comune di Crocetta del Montello e le mostre sono organizzate da ArtDolomites e a cura di Antonella Alban e Giovanni Granzotto, con la collaborazione di Stefano Cecchetto e con il contributo di Cesare Orler.

ORARI DI APERTURA

  • Giovedì e venerdì 14,30-19,00
  • Sabato, domenica e festivi 9,00-12,00 /14.30-19,00

INFO

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