Una mostra che documenta la vita artistica italiana in un periodo di grandi fermenti sociali e culturali, di tensioni e aspettative.
La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977
CAMERA è un centro espositivo per la fotografia italiana e internazionale, un centro per l’educazione all’immagine, con incontri, laboratori, workshop e un centro di studio per la valorizzazione del patrimonio fotografico.
Le proposte espositive di CAMERA sono sempre di grande valore.
Un titolo impegnativo, ispirato alla famosa opera di Beuys, La rivoluzione siamo noi, può aiutare a cogliere il senso della mostra La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977, proposta da CAMERA dal 14 luglio 2022.
La mostra si inserisce nel format espositivo di CAMERA denominato CAMERA DOPPIA e si propone di raccontare l’evoluzione dell’arte in Italia dal 1967 al 1977, attraverso una ricca documentazione fotografica realizzata da fotografi del calibro di Claudio Abate, Mimmo Jodice, Paolo Pellion, Paolo Mussat Sartor offrendo uno sguardo diretto e partecipato su eventi che hanno ridefinito i canoni dell’arte contemporanea internazionale.
È un periodo di grandi fermenti sociali e culturali, di tensioni e aspettative.
Sulla spinta delle contestazioni del ’68, l’arte esce dalle gallerie e dai musei per entrare a contatto con la vita quotidiana, spesso con opere strettamente collegate ai profondi cambiamenti sociali e politici in atto, che si concretizzano anche nelle continue e sempre più frequenti contaminazioni con il teatro, il cinema, la letteratura e la poesia.
In questo frangente storico la fotografia diventa indispensabile per raccontare e documentare pratiche altrimenti effimere.
Attraverso 150 immagini provenienti dagli archivi delle gallerie e dei fotografi che parteciparono a questi eventi, ritraendo mostre, performance, dibattiti e azioni, la mostra racconta l’evoluzione di una scena internazionale che vede l’Italia al centro della cultura artistica del tempo.
Paolo Mussat Sartor e Paolo Pellion raccontano l’avventura dell’Arte Povera a Torino, nelle gallerie Sperone, Tucci Russo e Christian Stein.
Claudio Abate documenta la scena artistica di Roma, mentre Mimmo Jodice mostra le esperienze di Napoli, dalla famosa performance di Beuys da Lucio Amelio a quelle di Marina Abramovich ed Herman Nitsch allo studio Morra.