Verso il Bauhaus. Moholy-Nagy e i suoi Contemporanei ungheresi
La Rivoluzione della Visione
Omaggio di Roma a László Moholy-Nagy e alla Bauhaus, scuola che ha segnato l’arte e la cultura mondiale nel Novecento.
Istituto di Istruzione artistica, Lo Staatlitches Bauhaus nacque nel 1919 con l’idea di formare una nuova classe di artigiani-artisti.
Bauhaus chiuse nel 1933 con l’arrivo al potere di Hitler.
La Scuola univa la ricerca della forma estetica alla funzionalità pratica, sfruttando anche industria e tecnologia.
Nonostante la sua breve e difficile vita, il Bauhaus, in 14 anni di attività, ha lasciato un notevolissimo segno nell’arte e nella cultura mondiale
L’artista ungherese László Moholy-Nagy (1895 – 1946) fu uno dei docenti ed ebbe quali colleghi artisti famosi come Klee, Kandinsky.
Ospitata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma fino al 15 marzo 2020, una mostra ricorda László Moholy-Nagy , le sue esperienze alla Bauhaus e il segno da lui lasciato tra i contemporanei del suo paese.
Un selezione in mostra di dipinti, fotografie e grafiche originali ,dagli anni Dieci agli anni Quaranta del Novecento, a cui si aggiungono tre film dell’artista avvicinano lo spettatore al suo lavoro.
Oggetto della sua ricerca fu il rapporto tra spazio e materia in una soluzione dinamica, che si realizzò in sculture cinetiche, nelle quali la luce assume un ruolo essenziale.
Egli fu anche tra i primi a sperimentare la fotografia come mezzo d’espressione figurativa e le materie sintetiche come mezzo di espressione plastica.
Fondamentale fu il suo contributo alla pubblicazione di Pittura Fotografia Film (1925), ottavo volume dei Libri del Bauhaus e primo testo fondamentale della tecnica fotografica contemporanea d’avanguardia.
L’esposizione è arricchita da un’importante sezione di dipinti e fotografie di artisti dell’Avanguardia ungherese, nello stesso periodo.