La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista

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- DATA FINE: 09/01/2022

- LUOGO: FIRENZE – Museo Nazionale del Bargello

- INDIRIZZO: Via del Proconsolo, 4

Per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte una nuova mostra indaga la complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto letterario tra Otto e Novecento.

La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista

 

 

Nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, la nuova mostra al Bargello è dedicata alla complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto letterario tra Otto e Novecento.

La mostra intende presentare una selezione di opere che, dalle correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo, narrino lo straordinario catalogo di immagini – sublimi, mistiche e oniriche – che il poema dantesco offriva al mondo dell’arte.

Articolata in sezioni, la mostra è concepita come una narrazione tematica e interdisciplinare per cui le opere esposte formeranno una stringente sequenza di storia ed immagini.

Collegando tra loro dipinti, sculture e i rimandi concettuali e letterari impliciti nella vicenda biografica e poetica di Dante la mostra si avvia dalla vigilia del centenario della nascita nel 1865, alla temperie simbolista e all’importante concorso bandito da Vittorio Alinari nel 1900 per l’illustrazione della Divina Commedia.

Infatti, alla vigilia del centenario dantesco che verrà celebrato nel 1865, la figura di Dante si identifica sempre più con l’idea nazionale sancita dagli esiti della politica risorgimentale.

Allora Dante è definito “precursore della unità e libertà d’Italia” e come tale è rappresentato nei monumenti ufficiali che cominciano a popolare le piazze italiane.

In particolare sentirono la forza dell’opera di Dante le correnti naturaliste e gli influssi europei del Simbolismo, più inclini questi ultimi a ritrovare nella Commedia le matrici dell’inquietudine moderna, gli spunti per trasferire nella sensibilità contemporanea lo straordinario catalogo di immagini – turbate, sublimi, mistiche, oniriche – che il poema dantesco era in grado di offrire al mondo dell’arte.

Il gusto e il pensiero dei Preraffaelliti si rivolgeranno soprattutto ai fatti della vita del poeta.

Ben rappresenta questa attenzione Dante Gabriel Rossetti che dipinge Il sogno di Dante (1871 stabilendo da allora, sul piano concettuale e stilistico, un canone di rappresentazione che tendeva ad armonizzare la difficoltà del concetto con la raffinata evocazione dei luoghi, dei costumi, degli arredi, componenti che diverranno dominanti nelle opere dei pittori anglosassoni rapiti nel ‘sogno’ fiorentino.

Sullo scorcio del XIX secolo furono molte le occasioni di importanti iniziative collegate alle sorti della fortuna di Dante.

Si chiude con gli esiti del concorso bandito da Vittorio Alinari per illustrare la Divina Commedia.

Tra i trentuno artisti partecipanti ci furono Alberto Martini, Galileo Chini, Duilio Cambellotti, Adolfo De Carolis, Giovanni Fattori, Alberto Zardo e le loro pere appaiono nei tre prestigiosi volumi pubblicati fra il 1902 e il 1903.

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì > venerdì e domenica  08.45-13.30
  • Sabato 08.45-18.30

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