Dal 9 giugno, nella Galleria 4, il Centre Pompidou presenta diciotto opere dell’artista francese François Morellet
La dation François Morellet
Inaugurato nel 1977 il Centro Pompidou, voluto dall’omonimo presidente francese e realizzato su rivoluzionario progetto dello studio italiano di Architettura Piano e Rogers, è diventato presto il più importante centro per l’arte contemporanea della Francia e uno dei più prestigiosi a livello internazionale
Dal 9 giugno, nella Galleria 4, il Centre Pompidou presenta diciotto opere dell’artista francese François Morellet (1926-2016) in occasione di un’importante donazione da parte dei suoi eredi che comprende quattordici sue opere.
Questo generoso contributo arricchisce l’insieme già presente nella collezione e permette di riflettere meglio le varie sfaccettature della creazione di un protagonista fondamentale della storia dell’arte europea nella seconda metà del XX secolo.
Nato nel 1926, Morellet ha cominciato a dipingere durante l’adolescenza da autodidatta, con un’attenzione iniziale alla pittura semi-figurativa per poi rivolgersi all’astrazione – segnata soprattutto dagli esempi dell’arte di Piet Mondrian -, quando espone per la sua prima mostra personale alla Galerie Creuze di Parigi.
Nel 1960 è co-fondatore del collettivo attivista di arte cinetica e ottica Groupe de Recherche d’Art Visuel (Grav) con Julio Le Parc e altri, ispirandosi all’idea di Victor Vasarely secondo cui l’artista singolo è un concetto superato.
Qquello che conta è il coinvolgimento del pubblico nelle opere e la sua partecipazione diretta in eventi corali, a base di luce artificiale e movimento meccanico, che il gruppo chiama Labirinti.
È in questo periodo che Morellet comincia a lavorare con i tubi al neon per le sue sculture – un materiale che utilizzerà per sei decenni – con un interesse rivolto non tanto alla superficie, quanto alla particolarità delle sue caratteristiche, per esempio la sua luminosità, tanto da essere paragonato al minimalista statunitense Dan Flavin.
Il fascino per la luce lo porta a interessarsi anche di architettura, proponendo le sue opere in relazione a degli spazi aperti e ricevendo alcune commissioni da parte della Francia.
Una delle sue ultime opere, intitolata Lo spirito di scale, risale al 2010 e gli viene commissionata dal Louvre
In conclusione, François Morellet è riconosciuto come un precursore dell’arte minimalista e allo stesso tempo uno dei più significativi protagonisti dell’arte ottica e cinetica.