Una mostra per il centenario della nascita del fotografo Mario Giacomelli nella sua città natale
Palazzo del Duca di Senigallia ospita la mostra fotografica La camera oscura di GIACOMELLI, fino al 6 aprile
Dal 13 dicembre 2024 Palazzo del Duca a Senigallia propone La camera oscura di GIACOMELLI, una mostra di ricerca curata da Katiuscia Biondi Giacomelli.
La mostra è promossa nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Mario Giacomelli, che prenderanno il via nel 2025, con la collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli.
Era nato a Senigallia nel 1925 Giacomelli e aveva iniziato a fotografare a diciotto anni nel 1953 sotto l’ala del maestro Giuseppe Cavalli, fotografo erudito, critico della fotografia nell’Italia degli anni ’40 e ’50.
Fondatore del movimento La Bussola (Milano 1947) e assertore della fotografia come racconto e come arte, egli riconosce in Giacomelli un carattere nuovo e così forte da lasciare un segno nella storia della fotografia.
Da allora è stata una crescita continua di riconoscimenti ed esposizioni.
Nel 1964, fu l’unico italiano selezionato per The photographer’s eye, la mostra curata da John Szarkowski per il MOMA di New York, che ha acquisito sue opere per la collezione permanente del museo.
In Italia tuttavia la definitiva consacrazione di Giacomelli arrivò nel 1980, quando lo CSAC di Parma gli dedica una retrospettiva.
Attivo fino alla fine, senza mai smettere di sperimentare la fotografia, si spegne nel 2000.
Fulcro della mostra a palazzo del Duca è la camera oscura, il luogo dove Giacomelli dava forma al suo immaginario trasformando la materia in visioni potenti e universali.
Oltre alle opere esposte si trovano attrezzature originali, come la sua macchina fotografica Kobell, e oggetti di scena utilizzati per i suoi scatti.
Ci sono poi provini di stampa, appunti manoscritti e interviste che documentano il processo creativo dell’artista, mostrando la sua incessante sperimentazione e la continua trasformazione del reale.
L’esposizione raccoglie circa cento fotografie originali, tra vintage e stampe d’epoca, che attraversano tutta la produzione di Giacomelli, dagli anni Cinquanta fino al 2000.
Particolare attenzione è riservata al rapporto tra fotografia e poesia, elemento fondante del lavoro dell’artista: poesia come cassa di risonanza delle sue emozioni, che fuoriescono sotto forma di immagini fotografiche.