Artista del diorama, Katharien de Villiers colloca i suoi personaggi e oggetti in ambientazioni che agiscono sovrapponendosi ad essi, camuffandoli, trasformandoli.
Katharien De Villiers – Echo Me/Here I am/Ecco Mi
Echo Me / Here I am / Ecco Mi. è la prima personale italiana di Katharien De Villiers (Sudafrica, 1991),
La mostra si presenta come un messaggio di Katharien attraversa il tempo e lo spazio con una moltitudine di riferimenti, oggetti del passato che rimodulano la percezione del presente, immagini da mondi distanti che coesistono all’interno di opere polimateriche, in cui pittura e scultura si fondono.
Uno dei dispositivi a cui fanno riferimento tutte le opere in mostra è quello del diorama.
Diorama indica sia la scenografia, in scala naturale o quasi, che attraverso l’uso di luci crea illusioni prospettiche, sia le ricostruzioni di ambienti naturali o di ambienti storici, allestite per esempio nei musei di storia naturale.
Messo a punto negli anni Venti dell’Ottocento, adatto allo svago ma con una forte valenza educativa, il diorama mescolava elementi desunti dalla realtà a sculture o manichini, reperti storici a ricostruzioni in stile.
Come scrive l’artista, aveva lo scopo di mostrare gli animali nel loro habitat ma spesso, attraverso l’unione di realtà e finzione, finiva per raccontare più che altro il rapporto difficile dell’uomo con le sue radici e con la natura.
Le opere in mostra presentano immagini dei viaggi personali dell’artista sovrapposte alle illustrazioni enciclopediche desunte dai volumi di divulgazione scientifica The Emergence of Man (Time Life Books, 1972).
La ricerca artistica di Katharien De Villiers punta alla decontestualizzazione di materiali e immagini desunte dai contesti più lontani: dall’uso di smalti e glitter, a quello di tele stampate (solitamente, appunto, camouflage), fino all’inclusione di pizzi e merletti o di altri materiali prelevati dalla realtà, integrati a una pittura dalla forte presenza tridimensionale.
Nelle opere di Katharien De Villiers si colgono visioni di una realtà stralunata, ironica, colorata.
Messe in scena paradossali del quotidiano, in cui trovano spazio numerosi collage, frammenti di esperienze e ricordi suoi e altrui, oggetti prelevati dalla realtà e inclusi nella rappresentazione.