KARIN ANDERSEN. Symbjornts

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- DATA INIZIO: 10/12/2021

- DATA FINE: 05/02/2022

- LUOGO: BERGAMO – Traffic Gallery

- INDIRIZZO: Via San Tomaso, 92, 24121 Bergamo BG

- TEL: +39 338 4035761

Karin Andersen mette in discussione la filosofia antropocentrica che ha plasmato gran parte del comportamento umano verso il resto della biosfera.

KARIN ANDERSEN. Symbjornts

 

 

Traffic Gallery fondata a Bergamo nel 2007 dall’Architetto Roberto Ratti si propone come luogo di supporto e promozione della conoscenza dell’arte del nostro tempo, , con l’obiettivo di rappresentare l’innovazione artistica a 360° privilegiando il Come rispetto al Cosa.

Dal 10 dicembre 2021 la Galleria propone una mostra personale dell’artista tedesca KARIN ANDERSEN.

Una doppia mostra suddivisa in due diversi spazi.

Nella Main Hall sono installate alcune recenti opere scultoree realizzate appositamente nel corso del 2021 per la Casa Museo Jorn di Abissola Marina dove lo scorso primo luglio è stata inaugurata la personale Symbjornts.

Nella Project Room saranno presentate le anteprime dei multipli su carta per il lancio del nuovo sito web della Galleria, con anche la nuova sezione dedicata all’e-commerce.

Karin Andersen è nata nel 1966 a Burghausen e, affascinata dall’arte italiana, si reca a Bologna per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti, fumetto e grafica alla Nuova Scuola Eloisa e stop motivo animarion alla Cineteca Comunale.

Questa formazione ha fatto di Karin un’artista multimediale, conosciuta per la sua ricerca sull’alterità animale e il teriomorfismo, ovvero la concezione della divinità che ha aspetto animale.

Con il suo lavoro Karin Andersen intende metter in discussione la filosofia antropocentrica che ha plasmato gran parte del comportamento umano verso il resto della biosfera.

Lei vuole indagare la tradizionale definizione di natura come nozione opposta alla cultura, oltre che mentale dell’uomo, più che fisica, approccio all’alterità animale.

Per questo gran parte del suo lavoro è rivolto allo studio delle iconografie zoomorfe ibride.

Le sue opere vogliono presentare un immaginario zoomorfo diverso da quello tradizionale per cui gli esseri umani con sembianze animali sono solitamente raffigurati come idoli soprannaturali, demoni malvagi o primitivi guidati dall’istinto.

Per Karin, infatti, l’ibridazione diventa simbolo di contaminazione e cooperazione con ogni tipo di alterità biologica e sociale.

ORARI DI APERTURA

  • Contattare l’organizzazione prima di programmare una visita.

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