Esplorazione dell’inconscio nelle immagini interiori dell’artista, psicanalista belga Julien Friedler
JULIEN FRIEDLER. Mapping
Il primo assetto architettonico di quello che oggi chiamiamo Palazzo Libera vide la luce sotto il patrocinio della famiglia Gasperini di Monte Vineato attorno alla metà del Seicento, allorché un ramo della stessa si insediò a Villa Lagarina dalla vicina Rovereto.
Oggi l’edificio è situato in via Garibaldi 10 ed è di proprietà del Comune di Villa Lagarina
che lo ha completamente ristrutturato e adibito a sede museale.
Dal 25 Luglio Il Palazzo ospita la mostra Mapping dell’artista Belga Julien Friedler (Bruxelles 1950).
Julien Friedler è una figura singolare nel panorama mondiale dell’arte contemporanea. Il suo passato letterario, la formazione come psicanalista, l’amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite
Egli si avvicina alla pittura nel 1997 da autodidatta nella tecnica.
Ma l’esplorazione dell’inconscio cui è abituato lo porta ad interpretare tale immaginario interiore nella sua ricerca artistica che rivela ascendenze che vanno dall’arte primitiva a forme gestuali proprie dell’espressionismo astratto
I colori, le chiazze, i segni e i graffiti invadono la superficie della tela in un’armonia che vuole essere lenitiva, come un ritorno all’essenziale.
Dalla materia pittorica nascono impressioni sensibili e impalpabili che si definiscono in atmosfere vaporose e colorate, liberatorie e catartiche.
La mostra di Villa Lagarina ripropone la stessa esposizione presente fino al 7 luglio alla
Fondazione Sant’Elia di Palermo.
“Mapping” presenta circa 60 opere recenti di Friedler, di chiara impostazione
espressionistica,realizzate negli ultimi due anni, e fino a poco prima che il mondo si raggrinzisse in se stesso, per far fronte alla pandemia.