Mostra di una attualità straordinaria Controlled Burn di Julian Charrière medita sulla fiamma come figura di eccesso, contenimento e rinnovamento per il nostro pianeta in riscaldamento e non solo.

Julian Charrière: Controlled Burn

Una mostra di lunga durata si è aperta il 4 settembre presso la Basilica di San Giorgio Maggiore nell’omonima isola veneziana.

Julian Charrière: Controlled Burn è la più grande mostra personale di Julian Charrière fino ad oggi, organizzata dalla Fondazione Langen di Neuss (Germania).

Nato a Morges, in Svizzera nel 1987 Julian Charrière è uno dei più innovativi artisti della sua generazione, formatosi nella cerchia di Olafur Eliasson, che si è proposto sin da subito sulla scena dell’arte contemporanea con profonde e provocatorie riflessioni sul rapporto critico e conflittuale fra mondo della tecnologia e mondo naturale.

Il lavoro di Charrière affronta problemi ecologici urgenti, spesso derivanti da lavori sul campo in luoghi contrassegnati, come vulcani, ghiacciai, piantagioni di palma da olio, aree sottomarine e radioattive.

Approfondendo le riflessioni di Charrière sulle idee della natura e sul nostro posto al suo interno, Controlled Burn interroga l’oscura vitalità dei materiali usati come combustibili: carbone, petrolio, olio di palma e luce solare.

Portandoci indietro nel tempo e nelle profondità del sottosuolo, le visioni speculative dell’artista abbracciano mondi di vita fossilizzati e atmosfere future sature del residuo bruciato dell’eccesso della modernità. Controlled Burn mette in discussione l’influenza umana sul fuoco, sottolineando al contempo la capacità delle piante di plasmare il futuro del pianeta.

Controlled Burn è una mostra di una attualità straordinaria che medita sulla fiamma come figura di eccesso, contenimento e rinnovamento per il nostro pianeta in riscaldamento.

La mostra presenta un ambizioso saggio sulla politica e la poetica della combustione, e le tensioni tra mito e infrastruttura del fuoco ne costituiscono l’asse centrale.