Fu la figura più audace del movimento femminista e senza dubbio l’autrice più dirompente
Judy Chicago: What if Women Ruled the World?
Jeffrey Deitch si occupa di arte moderna e contemporanea da quasi cinquant’anni come artista, scrittore, curatore, mercante e consulente.
Ha aperto la sua prima galleria a Lenox, Massachusetts nel 1972.
Deitch è stato particolarmente impegnato con le carriere di tre dei suoi artisti contemporanei, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Jeff Koons, dal 1980.
Deitch è stato il primo scrittore a recensire il lavoro di Basquiat e ha avuto il triste compito tenere l’elogio funebre al suo funerale,
La galleria ha sviluppato una speciale attività espositiva online e tra le sue proposte presenta la mostra dell’artista americana classe 1939 Judy Chicago, l’artista che ha fondato il primo corso di arte femminista.
Judy Chicago fu la figura più audace del movimento femminista e senza dubbio l’autrice più dirompente.
Emerse negli Anni 70 nel panorama artistico di Los Angeles, dove in città meno del 3% delle mostre era dedicato ad artiste donne.
In quel periodo nessuno parlava di discriminazione sessuale, molestie sessuali o disparità tra i generi
Negli Anni 70, al suono di “Ribaltiamo il patriarcato!” le donne si unirono sollevando un’ondata di protesta mai vista prima.
Dall’Europa all’America, gridarono il loro dissenso contro chi le voleva sottomesse, supplementari, relegate, indifese, mute di fronte al potere maschile imperante. Dimostrarono invece di possedere una forza indomita e di voler ridisegnare l’intera società a partire dalle basi.
Le sue opere celebrano intrinsecamente le connessioni umane create da storie, conoscenze e opinioni condivise sviluppate durante il processo di produzione ad alta intensità di lavoro e artiste si schierarono in prima linea come promotrici del cambiamento.
La mostra What if Women Ruled the World? E se le donne governassero il mondo? è organizzata in concomitanza con la presentazione delle tre interpretazioni di Judy Chicago dell’iconica borsa “Lady Dior” nell’ambito della quinta edizione di Dior Lady Art.