Sorprendenti analogie tra l’artista tedesco Joseph Beuys e una parte della produzione di Giorgio Morandi.
JOSEPH BEUYS – GIORGIO MORANDI Imaginary dialogue / Dialogo immaginario – Mostra Bologna
BOLOGNA – Galleria d’arte Maggiore g.a.m. Via d’Azeglio, 15
Dal 31/03 al 28/05/2023
La galleria d’arte Maggiore di Bologna presenta dal 31 marzo 2023 un immaginario confronto tra due grandi artisti del XX secolo nella mostra JOSEPH BEUYS – GIORGIO MORANDI. Dialogo immaginario a cura di Alessia Calarota.
La mostra analizza, sotto una nuova luce, parte della produzione artistica di due personalità di spicco dell’arte moderna e contemporanea che, a sorpresa, nascondono una grande sinergia, nonostante gli oltre quaranta anni di differenza di età, di caratteri, di luoghi.
Schivo, ma mai isolato, e quasi ascetico nel suo rigore Morandi (1890- 1964) tanto quanto immerso nella vita sociale e politica Beuys (1921- 1986), che rappresenta se stesso come un moderno sciamano.
I due sembrano a prima vista condividere solo una passione bucolica per la natura, che Morandi frequenta nei suoi lunghi soggiorni sull’Appennino tosco- emiliano, nel piccolo paese di Grizzana, dove disegna e costruisce la sua casa.
Il solo lusso concesso consiste nelle grandi e numerose finestre dello studio, puntate come obiettivi sul paesaggio esterno che non si stanca di riprodurre in formato astratto nelle sue opere.
Beuys ha invece un risvolto quasi panico nel suo fondersi con la natura e nell’utilizzo che ne fa, all’interno delle sue performance e di tutta la sua opera.
Quasi due profeti, capaci di percorrere, ognuno a suo modo un cammino solitario nell’arte, ma destinato, in entrambi i casi, a lasciare una forte impronta nella storia dell’arte.
E questo non solo a causa della loro attività di professori all’Accademia di Belle Arti, ognuno della sua città, rispettivamente: Bologna e Düsseldorf.
Ci sono in realtà tra i due enormi differenze di linguaggio – là dove Morandi dipinge, Beuys fa performance o crea sculture e installazioni.
Ma c’è un punto in cui l’affinità̀ si infittisce.
Li accomuna certamente la scelta dei protagonisti delle loro opere: Morandi sceglie oggetti umili e banali, come vasi e bottiglie, o soggetti comuni come paesaggi, fiori, conchiglie; Beuys utilizza materiali poveri e banali, feltro e grasso, o materiali presenti nella vita di tutti i giorni come il rame.