A due anni dalla morte , una mostra rende omaggio a Jacques Monory, artista francese protagonista della “Figuration narrative”
JACQUES MONORY
La Fondazione Maeght propone la prima mostra monografica di Jacques Monory a due anni dalla sua morte nel 2018.
La mostra percorre sessant’anni di carriera e presenta il lavoro di uno dei protagonisti più in vista del movimento della figurazione narrativa.
Gli aderenti al movimento erano artisti che si ispiravano alle immagini della pubblicità, del cinema e della stampa.
Riuniti nel movimento di figurazione narrativa, questi artisti muovono una critica severa alla nuova società governata dal consumo.
Tra i nomi più in vista si ricordano, con Monory, Adami, Aillaud, Arroyo, Erró, Fromanger, Jaquet, Klasen, Rancillas, Schlosser, Stämpfli, Télémaque e Voss.
Sono artisti riscoperti oggi da musei come il Centre Pompidou che hanno dedicato loro sempre più mostre
Tra i pittori di questo gruppo, Monory è stato senza dubbio l’unico ad essere completamente narrativo.
A volte iperrealistiche, le sue scene caratterizzate dalla singolarità di un blu tutto particolare, sono rappresentazioni enigmatiche, che mettono in discussione la realtà del mondo ogni giorno
Monory si è definito anche pittore cineasta perché nel suo lavoro prende spesso in prestito immagini e inquadrature dal cinema – e in particolare dai thriller degli anni Cinquanta – ma anche dalla fotografia e dall’immaginario
I dipinti di Monory, spesso di grande formato, creano l’impressioni a volte contrastanti, di entrare nel vortice di una giostra, o di restare in una stasi quasi estatica.
Le immagini alternano o combinano paesaggi urbani e vaste distese di natura, visioni romantiche e scene drammatiche di attualità o storia contemporanea.