Una mostra temporanea indaga il ruolo delle donne nell’arte spagnola, troppo spesso sottovalutato.
INVITADAS. Fragmentos sobre mujeres, ideología y artes plásticas en España (1833-1931)
Il museo del Prado di Madrid chiede scusa alle donne e a tutte quelle artiste che negli anni sono state offese, emarginate, sminuite e relegate in un angolo per fare spazio agli uomini.
Lo fa con una mostra temporanea aperta fino al 14 marzo 2021 dal titolo Invitadas. frammenti su donne, ideologia e arti plastiche in Spagna dal 1833 al 1931.
Significativamente con questa mostra il Prado ha riaperto al pubblico dopo la chiusura forzata causata da Covid19.
133 opere d’arte, raramente o mai esposte prima, aiutano ad indagare attraverso le arti visive il ruolo delle donne nella società nel periodo compreso tra il regno di Isabella II e quello del nipote Alfonso XIII.
Il Prado offre al suo pubblico un racconto su tela di come la donna ha vissuto ed è stata vista nel corso di un secolo.
La mostra è in realtà un trionfo dei luoghi comuni che per anni hanno relegato il genere femminile intorno a un focolaio domestico, senza che fosse libero di esprimere desideri e ambizioni.
Tuttavia non poche donne hanno voluto credere all’arte come un lavoro e sono riuscite a mettere a frutto la loro passione e bravura.
Ci sono donne come Inocencia Arangoa, Rosa Bonheur, Marguerite Marie Benoit e tante altre. Invitadas è una mostra che si può osservare da diverse prospettive: per puro godimento estetico, per capire il debito storico con le pittrici di quel periodo, per la diversità di uno sguardo che la società esige più inclusivo.