La tecnica artistica di Maria lai ruota intorno all’uso di materie tessili che rimandano al passato della sua terra e alle antiche tradizioni della Sardegna
Palazzo De’ Rossi di Pistoia ospita la mostra In visita: Maria Lai, aperta al pubblico dal 22 settembre al 23 febbraio 2025
Dal 22 settembre 2024 al 23 febbraio 2025, Palazzo de’ Rossi a Pistoia ospita il nuovo appuntamento con In Visita, il progetto di Fondazione Pistoia Musei che propone l’esposizione temporanea di una o più opere d’arte all’interno del percorso permanente Collezioni del Novecento di Palazzo de’ Rossi.
Il progetto è curato da Monica Preti, direttrice di Fondazione Pistoia Musei, e da Annamaria Iacuzzi, conservatrice delle Collezioni del Novecento.
Per l’anno 2024 la protagonista di In visita è Maria Lai (Ulassai 1919-2013), artista italiana tra le più conosciute e apprezzate a livello internazionale.
La sua tecnica artistica ruota intorno all’uso di materie tessili che rimandano al passato della sua terra e alle antiche tradizioni della Sardegna.
La sua arte è collegata quindi a elementi quali tradizione, scarto, tessitura.
L’opera dell’artista che ha avuto il maggiore impatto comunicativo è stata Legarsi alla montagna manifestazione artistica tenutasi a Ulassai nel 1981 lungo un arco di tempo di tre giorni.
E’stata un’artista d’avanguardia, simbolo dell’emancipazione femminile, capace di trasformare in percorso artistico quel lavoro ordinario che come donna avrebbe dovuto seguire, il telaio e la cucina.
Ma Maria Lai, in un mondo dominato dagli uomini ha saputo far valere la sua personalità e la sua capacità creativa e artistica, condividendo i nuovi linguaggi artistici di compagni di strada come Pino Pascali, Jannis Kounellis, Piero Manzoni e Alighiero Boetti ed esponendo a fianco di artisti del calibro di Lucio Fontana.
Ora a Palazzo De’ Rossi, con la collaborazione di Intesa San Paolo e dell’Archivio Maria Lai, viene presentata Geografia, 1982-1988.
L’opera, in prestito da Intesa Sanpaolo, faceva parte della raccolta d’arte del Credito Industriale Sardo, come documento dell’espressività contemporanea degli artisti attivi in Sardegna.