Una straordinaria collezione di vetri in mostra a palazzo Mazzetti in occasione dell’Anno internazionale del vetro proclamato dalle Nazioni Unite.
Il vetro è vita. La collezione Pino e Donatella Clinanti
Considerato il più bel palazzo barocco di Asti, Palazzo Mazzetti è la sede della Pinacoteca civica e oltre alle collezioni permanenti propone regolarmente interessanti mostre temporanee.
Dal 25 giugno Palazzo Mazzetti ospita la mostra Il vetro è vita. La collezione Pino e Donatella Clinanti, una nuova esposizione dedicata al territorio e al collezionismo locale.
Nell’Anno Internazionale del Vetro, designato dalle Nazioni Unite, viene proposta la preziosa raccolta di vetri nata dalla passione collezionistica di Pino Clinanti e proseguita con entusiasmo dalla figlia Donatella.
All’interno di un percorso che racconta l’impiego del vetro nell’arte attraverso i secoli, la collezione testimonia l’intreccio tra vita e sentimento estetico dell’ingegnere Pino Clinanti (1914 – 2007).
Una raccolta resa straordinaria anche grazie alla presenza di un importante e antico nucleo di contenitori in vetro lattimo (un vetro “mimetico” di colore bianco opaco come il latte, risalente al 1450 circa e utilizzato come imitazione della porcellana cinese giunta a Venezia), materiale di cui Clinanti fu grande studioso.
In mostra bottiglie da vino e da liquore, delicate caraffe, bicchieri, calici e oggetti decorativi prodotti dalle manifatture veneziane, italiane e straniere che testimoniano l’uso del vetro tra XVII e XX secolo.
Oltre al vetro soffiato, inciso o smaltato, i lavori esposti sono realizzati con varie altre tecniche decorative, a iniziare dalla filigrana di vetro lattimo a reticello, che crea l’effetto di un merletto all’interno della parete vitrea.
Tra i diversi tipi di vetro anche l’avventurina e il calcedonio, inventati a Murano (il primo nel XVII e il secondo nel XIV secolo) per imitare rispettivamente il quarzo avventurina e le pietre semipreziose, come l’agata, e l’onice, la malachite, i lapislazzuli e il diaspro.
Una sala espositiva accoglie invece il gallo in vetro policromo di Murano che, assieme all’esemplare di cristallo firmato Lalique, rende omaggio ad Asti, della quale è l’animale simbolo, che invita i cittadini a vigilare sulla propria libertà.
Il gallo è infatti l’emblema della libertà comunale e fin dal XIII secolo è ornamento terminale della cupola della chiesa Collegiata di San Secondo.