Dalle conquiste delle cime degli esploratori alle visioni dei pittori , le Dolomiti venete e Friulane sono al centro del racconto della mostra di Conegliano
Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento
Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento è il terzo appuntamento del ciclo dedicato al paesaggio nella pittura veneta tra XIX e XX secolo a Palazzo Sarcinelli.
La mostra è curata da Giandomenico Romanelli e Franca Lugato e affronta il tema della montagna particolarmente presente nella pittura italiana dalla metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.
La mostra intende essere anche un omaggio alcuni importanti eventi che hanno interessato il territorio veneto:
- l’ingresso del paesaggio collinare di Conegliano e Valdobbiadene tra i siti riconosciuti Patrimonio ell’Umanità dall’UNESCO nel 2019,
- l’attribuzione a Cortina dei campionati del Mondo di sci alpino nel 2021:
- l’attribuzione a Cortina assieme alla Lombardia delle Olimpiadi invernali del 2026.
La mostra presenta quindi pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. E non sono pochi.
Sarà un percorso tra arte e curiosità-
Accanto alle tele di Ciardi, Compton, Fiumani, Pellis. Salviati. Sartorelli ,Wolf Ferrari per citarne solo alcuni.
Ci saranno i Manifesti della Collezione Salce, con le prime grafiche promozionali che introducono ad una selezione di pubblicistica, cartografia, volumi, stampe.
Ciò testimonia della fortuna e del crescente richiamo che il tema assume nella seconda metà dell’Ottocento.
Oltre che importante meta turistica, in linea con una tendenza diffusa in altri paesi europei come la Francia e la Gran Bretagna, la montagna ha rappresentato, infatti, un segno identitario dell’Italia e del suo patrimonio culturale, parallelamente al compimento dell’unità nazionale.
Uno spazio particolare è dedicato ad un personaggio storico, Giuseppe Mazzotti, che fu raffinato promotore del turismo trevigiano e della scoperta delle montagne.
La presenza dei primi turisti inglesi sulle Dolomiti, narrata nel volume The Dolomite Mountains di Antonio Stoppani.