Una mostra che fa riflettere sul valore dei rapporti interpersonali dopo il lungo tempo dell’isolamento causato dalla Pandemia.
IL LABIRINTO INVISIBILE
Umberto Eco, parlando del labirinto scriveva: Se l’immagine del labirinto ha una storia millenaria, questo significa che per decine di migliaia di anni l’uomo è stato affascinato da qualcosa che in qualche modo gli parla della condizione umana o cosmica.
Forse proprio la particolare condizione umana di fronte al dramma “planetario” della pandemia da Covid19 ha reso il tema del labirinto particolarmente interessante oggi.
Spazio Leonardo dedica al labirinto il secondo appuntamento della sua programmazione artistica annuale.
Il labirinto invisibile è un’installazione site-specific ideata dal coreografo Riccardo Buscarini e dall’artista Francesca Lando di Immuto, che trasformerà per tre mesi lo spazio in un percorso da vivere e esplorare.
Il labirinto invisibile è un’installazione che sembra riaffiorare dal passato per farsi di nuovo esplorare, reinterpretando in un tracciato ludico di avvicinamenti e distanziamenti
Labirinto è un invito ad affrontare lo sforzo e le difficoltà della sfida che i nostri rapporti interpersonali stanno vivendo in questo momento storico e il nostro desiderio di ricostruirli.
Perdersi e ritrovarsi in un labirinto di specchi a cui sono state tolte le pareti ove il riflesso confonde l’immagine creando un’ambigua presenza/assenza di sé e dell’altro.