Esposte per la prima volta al pubblico opere e collezioni canoviane della Chiesa di Padova
Il Museo Diocesano di Padova ospita la mostra IL CANOVA MAI VISTO. Opere dal Seminario vescovile e dalla Chiesa degli Eremitani

Doveva aprirsi al pubblico il 30 novembre 2024 la mostra IL CANOVA MAI VISTO. Opere del Seminario vescovile e dalla chiesa degli Eremitani, stimolante esposizione il cui obiettivo è aiutare a far luce su vicende che legano Padova e Canova a importanti esponenti dell’aristocrazia europea oltre ad artisti e intellettuali come la pittrice svizzera Angelica Kaufmann, autrice di un ritratto di Canova conservato in una collezione privata a Padova.
Purtroppo, intervenuti imprevisti tecnici l’hanno fatta rinviare ma ora è pronta e venerdì 7 marzo 2025 alle ore 12.00 nella Sala del Cinquecento del Museo diocesano di Padova (Palazzo vescovile, piazza Duomo 12, Padova) sarà presentata alla stampa per essere inaugurata e aprire al pubblico sabato 8 marzo 2025.
L’evento assume oggi anche un significato particolare perché si colloca come iniziativa d’apertura dell’anno che celebra il 25° anniversario di vita del Museo diocesano, nell’allestimento all’interno del Palazzo Vescovile, che in questa occasione “brillerà di luce nuova”, grazie al nuovissimo impianto di illuminazione fornito da iGuzzini.
Al centro della mostra, curata da Andrea Nante, Elena Catra e Vittorio Pajusco, c’è il Vaso cinerario di una nobildonna tedesca, la contessa Lodovica von Callenberg, personaggio rilevante a Padova per le relazioni che intercorrevano con l’aristocrazia italiana ed europea ed intellettuali e artisti europei quali Johann Wolfang von Goethe.
Il Vaso cinerario di questa contessa, ora patrimonio della Chiesa di Padova è opera in marmo, realizzata da Antonio Canova tra il 1803-1807.
Era stato dato per distrutto dai bombardamenti del marzo 1944, che ferirono la città e danneggiarono profondamente il complesso degli Eremitani, ma è stato ritrovato grazie a una ricerca sull’inventario dei beni culturali ecclesiastici della Parrocchia.
L’opera ebbe una lunga e travagliata gestazione e solo alla fine dell’estate del 1807 giunse a Padova e venne collocata nello spazio verde dietro l’abside della chiesa degli Eremitani.
Il Vaso cinerario era parte di un monumento funerario progettato e realizzato dagli architetti Domenico Fadiga e Giannantonio Selva, composto da un cippo a sostegno dell’opera canoviana su cui campeggiava una scritta di Johann Wolfgang von Goethe.
Il Salone dei vescovi del Museo ospiterà la ricostruzione dell’interno del monumento funebre della contessa von Callenberg, così come si presentava all’esterno della chiesa degli Eremitani, all’ombra di un famoso cipresso, piantato per l’occasione e tuttora esistente.

© Museo Diocesano di Padova. Foto: Mauro Magliani, Padova
In mostra inoltre altre opere canoviane (tra cui la preziosa collezione di stampe Manfredini), mentre una sezione sarà interamente dedicata a una serie di documenti, lettere e scritti del fratello ed erede dell’artista di Possagno, mons. Giovanni Battista Sartori Canova (di cui quest’anno ricorrono i 250 anni dalla nascita [1775-1858]), in gioventù alunno del Seminario vescovile di Padova.
Documenti attestanti il legame del presule con il suo amato Seminario, che conserva un altrettanto pregiato medagliere (anch’esso in mostra) con una collezione di ben 3.600 monete dell’antica Roma in parte fornite dallo stesso Antonio Canova al fratello e utilizzate come elementi di riferimento iconografico per alcune sue sculture.
Non mancheranno tra gli oggetti esposti calchi, gessi, incisioni, stampe, dipinti, lettere, documenti che racconteranno non solo la preziosità dell’opera di Antonio Canova, ma anche il suo rapporto con Padova e la ricca rete di relazioni con esponenti dell’aristocrazia europea.
Il percorso racconterà attraverso opere e documenti una storia avvincente, dai tratti romanzeschi, condita da qualche curiosità, che unisce personaggi illustri, artisti, aristocratici europei in un puzzle che si ricompone grazie alle storie che ogni pezzo in mostra conserva.