ARTE: AL CAFFE’ FLORIAN “SERENISSIMA BABEL”
DI MATTEO PUGLIESE
Dal 5 giugno al 31 agosto il Caffè più antico del mondo presenta un’opera
dedicata a Venezia, crocevia da sempre di popoli e linguaggi diversi
Dal 5 giugno al 31 agosto 2014, in concomitanza con la 14esima Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia, il Caffè Florian di Venezia ospita al suo interno la mostra “Serenissima Babel” dell’artista Matteo Pugliese, curata da Stefano Stipitivich.
L’opera – come da tradizione per le installazioni ospitate al Caffè Florian – è una vera e propria reinterpretazione della Sala Cinese, le cui pareti e soffitto saranno temporaneamente coperte da pannelli monocromatici per ricrearne le geometrie originali.
Il progetto artistico prevede la collocazione nella Sala Cinese di un grande viso di un giovane che sembrerà “venir fuori” dalla parete di fondo della sala, mentre migliaia di lettere di alfabeti differenti (latino, greco, russo, ebraico, arabo, armeno, ecc) “usciranno” in modo tridimensionale e sembreranno fluttuare nelle pareti dello storico Caffè di Piazza San Marco.
“L’opera di Matteo Pugliese – sottolinea Stefano Stipitivich – vuole sottolineare il ruolo di Venezia come incredibile crocevia, nella sua storia millenaria, di culture diverse, di popoli e linguaggi differenti. Ed è proprio da questo melting pot, da questa ‘babele’, che è nata la bellezza e la ricchezza della Serenissima Repubblica”.
“Con questa splendida installazione – aggiunge Andrea Formilli Fendi, Presidente del Caffè Florian – ancora una volta il Florian vuole proporsi come spazio di meditazione per comprendere che la conoscenza di culture diverse, anche lontane, arricchisce e può aiutarci ad affrontare il futuro in maniera positiva”.
Matteo Pugliese nasce a Milano nel 1969. Nel 1978 l’artista si trasferisce con la famiglia in Sardegna, dove vivrà per 12 anni. Già in questi anni emerge la passione per il disegno e la scultura, campi in cui Pugliese si forma da autodidatta. Terminati a Cagliari gli studi classici, l’artista ritorna a Milano per frequentare l’università. Nel 1995 si laurea in lettere moderne all’Università Statale di Milano con una tesi di critica d’arte. Nel 2001, spinto da alcuni amici, organizza e finanzia la sua prima mostra affittando uno spazio privato nel centro di Milano. Da lì a un anno e mezzo tiene la prima mostra “ufficiale” presso la Galleria “IL Castello” di Brera a Milano e pochi mesi dopo una personale a Bruxelles. Attualmente i suoi lavori sono esposti sia in gallerie italiane che estere: Roma, Hong Kong, Londra, Bruxelles, Lugano, Anversa e l’Aja. Le sue opere sono presentate alle fiere d’arte nazionali e internazionali di maggior rilievo tra cui: Hong Kong Art Fair (Hong Kong), ArtFirst (Bologna), Miart (Milano), Arco (Madrid), Fiac (Parigi). Negli ultimi anni diversi suoi lavori sono stati battuti dalle principali case d’asta (Christie’s, Sotheby’s, Pandolfini) raggiungendo risultati significativi. L’artista attualmente vive e lavora a Milano.
In posizione prestigiosa sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian è il più antico caffè italiano e rappresenta un simbolo della città. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla VeneziaTrionfante”, venne rapidamente chiamato dagli avventori Florian, dal nome del suo proprietario, diventando la più famosa “botega da caffè”. A metà dell’Ottocento fu completamente ristrutturato su progetto di Lodovico Cadorin, divenendo quello che oggi ammiriamo. Fin dalle origini, il Caffè Florian è stato luogo d’arte e di cultura e oggi ospita importanti manifestazioni che coinvolgono artisti di fama internazionale. Dopo quasi tre secoli, oltre ad essere uno scrigno di storia e di arte, il Florian è anche una realtà importante e riconosciuta al di fuori della città lagunare grazie all’apertura di “Caffè”, nello stile e nella tradizione Florian, a Firenze e a Roma, alla Farnesina e anche a Londra. Il Florian è diventato così un’icona del buon gusto e dello stile veneziano e italiano nel mondo.