Una mostra di raffinati gioielli e sculture

Helen Britton The dark garden

Aperta a Firenze nel 2008, la galleria Antonella Villanova si è trasferita nel 2020 a Foiano della Chiana in provincia di Arezzo.

Fin dall’inizio la galleria ha rivolto particolare attenzione al legame fra la gioielleria contemporanea, l’arte, l’architettura.

Dal 15 maggio la galleria ha ripreso le attività espositive dopo la lunga sospensione causata dal Covid19 con la mostra The Dark Garden dell’artista australiana Helen Britton.

Come suggerisce lo stesso titolo, Britton ha realizzato una composizione, un giardino che è quasi un bassorilievo e che corrisponde al primo atto di un progetto più ampio, formato da 34 piccoli pendenti e spille a rappresentare alberi, fiori, insetti e fra questi alcuni coltelli.

Il nero è il colore predominante di queste piccole sculture/gioiello, espressione di un’esistenza offuscata e oscurata ma anche ricordo delle terribili immagini dei devastanti incendi che scoppiarono all’inizio del 2020 in Australia, terra d’origine dell’artista.

Per Britton un giardino è da sempre luogo di emozioni e di cura ma tuttavia non sempre è possibile salvaguardarlo solo perché spazio recintato.

Ma proprio per questa sua capacità di essere un confine fluido, gli elementi di altri possibili giardini hanno iniziato a ritrovare luce, vitalità, colorito nella forma dei gioielli, piccoli e complessi della Britton.

Per farli l’artista ha deciso di operare con la schiettezza di un bambino, che spesso dietro l’allegria nasconde anche violenza, per voler rendere questo pianeta un posto migliore e più sicuro anche per i minuti animali e i fiori che sono tornati a muoversi nel suo altro “giardino”.

Questa fase è stata accompagnata anche dalla realizzazione di molti disegni che, nelle loro forme acquarellate in contrasto con elementi tracciati da linee nette, sono il luogo di aggregazione di quegli stimoli provenienti dall’esterno e che alimentano il mondo della Britton.

Da questo lavoro di ricerca, riflessione e realizzazione, iniziato oltre un anno fa, è nato un nuovo giardino multicolore formato da 24 gioielli: ancora piccoli alberi, insetti, animali.

Il valore cromatico del nuovo giardino allude a una concreta speranza.

Il nero ha abbandonato The Dark Garden; presto siamo certe, abbandonerà le nostre vite ha dichiarato Antonella Villanova presentando la mostra.

La mostra è stata realizzata avendo di fronte le stesse domande e attenzioni che si pone un giardiniere quando tutti i giorni lavora tra i suoi fiori e le sue piante con la convinzione che, come sostiene il paesaggista francese Gilles Clement il giardino non si insegna, è lui l’insegnante” soprattutto quando torna colorato dopo essere stato nero.