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ToggleMostra Street Art ad Asiago: Haring, Banksy e Obey
Haring, Banksy, Obey. La nascita e l’evoluzione della street art internazionale. Mostra al Museo “Le Carceri” di Asiago
Dal 6 dicembre, presso “Le Carceri” di Asiago, si terrà la mostra “HARING, BANKSY, OBEY: libertà non autorizzata”.
Curata da Matteo Vanzan, questa esposizione unica racconta la nascita e l’evoluzione della Street Art internazionale, un fenomeno culturale che ha trasformato l’arte urbana in una forma espressiva riconosciuta a livello globale.
Le Carceri di Asiago: da spazio storico a centro espositivo
Dopo decenni di disuso, il complesso “Le Carceri” è stato trasformato nel 2005 in un innovativo spazio espositivo. Qui, dove un tempo i detenuti erano tenuti in arresto, oggi prendono vita mostre di grande impatto culturale. La mostra sulla Street Art rappresenta un viaggio nel tempo, dagli anni ’60 di New York fino ai giorni nostri.
Un excursus su la nascita e l’evoluzione di questa forma espressiva d’arte.
Oltre 50 opere e una colonna sonora coinvolgente
L’esposizione include più di 50 opere provenienti da Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Tra i pezzi in mostra troviamo lavori su tela, legno, carta, serigrafie firmate, poster e memorabilia. Inoltre, saranno presenti tag e sketch esclusivi di artisti come Ces, Futura 2000, Phase 2, Mr. Wany, KayOne e Slog 175, frutto di oltre due anni di ricerche.
Ad accompagnare le opere, una colonna sonora curata con brani hip hop, rock, punk ed elettronica di artisti iconici come Public Enemy, Beastie Boys, N.W.A., KRS-One, Blur, Massive Attack, Offspring, Bad Religion, Prophets of Rage e Rage Against the Machine. La musica crea un’esperienza immersiva, mostrando il profondo legame tra la Street Art e i movimenti musicali underground.
Una narrazione scientifica e artistica della street art
La mostra non è solo un’esposizione artistica, ma anche un’indagine scientifica sul fenomeno generazionale della Street Art, la nascita e l’evoluzione. Questo linguaggio espressivo, nato dalla New York degli anni ’60, si è evoluto fino a influenzare profondamente il panorama culturale contemporaneo, emergendo dall’underground per conquistare il mainstream.
Perché visitare “HARING, BANKSY, OBEY: libertà non autorizzata”
La mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire:
- le radici della Street Art e i suoi sviluppi nel tempo;
- opere esclusive mai esposte prima d’ora, concesse al Comune di Asiago;
- un dialogo tra arte visiva e musica, che immerge il visitatore in un’esperienza completa.
Focus sugli artisti e sul Museo “Le Carceri” di Asiago
Keith Haring: il maestro dell’espressione universale
Keith Haring (1958-1990), uno degli artisti più iconici della Street Art, ha trasformato il linguaggio grafico in un messaggio universale. Le sue opere, caratterizzate da linee semplici, figure dinamiche e colori vivaci, sono portatrici di messaggi di pace, uguaglianza e lotta contro l’ingiustizia sociale. L’inclusione delle sue creazioni nella mostra sottolinea il ruolo pionieristico di Haring nell’aprire le porte dell’arte urbana alle gallerie e ai musei di tutto il mondo.
Banksy: l’enigma della street art internazionale contemporanea
L’identità sconosciuta di Banksy non ha impedito all’artista britannico di diventare un fenomeno culturale globale. La sua arte, spesso provocatoria, fonde ironia e critica sociale, affrontando temi come il consumismo, la politica e l’ambiente. La presenza delle sue opere in questa mostra è un tributo al potere della Street Art di suscitare riflessioni profonde e di scardinare le convenzioni del sistema dell’arte tradizionale.
Shepard Fairey (Obey): l’arte come strumento di comunicazione politica
Shepard Fairey, noto anche come Obey, è uno degli artisti che ha meglio incarnato il legame tra arte e propaganda. Celebre per il manifesto “Hope” della campagna presidenziale di Barack Obama, Fairey utilizza le sue opere per veicolare messaggi di cambiamento e consapevolezza sociale. La sua partecipazione a questa mostra rappresenta una testimonianza della capacità della Street Art di influenzare la società a livello globale.
Il Museo “Le Carceri”: un luogo di storia e cultura
L’ex complesso carcerario di Asiago è oggi un fulgido esempio di recupero architettonico e culturale. Inaugurato come spazio espositivo nel 2005, il museo rappresenta un simbolo di rinascita: dalla reclusione alla libertà creativa. La struttura, mantenendo il fascino austero delle sue origini, accoglie mostre d’arte temporanee di alto livello, offrendo ai visitatori un’esperienza unica in cui il passato dialoga con il presente.
FAQ sulla mostra ad Asiago e il Museo “Le Carceri”
- Quali sono gli orari di apertura della mostra?
La mostra è visitabile dal 6 dicembre; si consiglia di consultare il sito ufficiale del Comune di Asiago per gli orari dettagliati. - È necessario prenotare i biglietti?
È altamente consigliato prenotare i biglietti, specialmente nei weekend e durante le festività, per evitare lunghe attese. - Sono presenti visite guidate?
Sì, il museo offre visite guidate su prenotazione, ideali per approfondire la storia e i temi delle opere esposte. - Come raggiungere il Museo “Le Carceri” di Asiago?
Il museo è situato nel centro storico di Asiago ed è facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. Sono disponibili parcheggi nelle vicinanze. - Quali artisti saranno in mostra oltre a Haring, Banksy e Obey?
Oltre ai tre protagonisti principali, la mostra include opere di artisti come Ces, Futura 2000, Phase 2, Mr. Wany, KayOne e Slog 175. - Qual è il costo del biglietto d’ingresso?
I prezzi possono variare; si consiglia di verificare le tariffe aggiornate sul sito ufficiale del Comune di Asiago o presso la biglietteria del museo. - Il museo è accessibile alle persone con disabilità?
Sì, il museo è dotato di strutture adeguate per garantire l’accessibilità a tutti i visitatori.
La mostra “HARING, BANKSY, OBEY: libertà non autorizzata” è un’occasione imperdibile per immergersi nel mondo della Street Art internazionale e scoprire come questo linguaggio espressivo abbia rivoluzionato il panorama culturale contemporaneo. Il Museo “Le Carceri” di Asiago, con la sua storia e il suo fascino unico, rappresenta la cornice perfetta per ospitare un evento di tale portata.