Eveningside è la terza parte di una trilogia che ha visto impegnato il grande fotografo americano Gregory Crewdson per dieci anni.
Gregory Crewdson. Eveningside
TORINO – Gallerie d’Italia Piazza San Carlo, 156
Dal 12/10/2022 al 22/01/2023
Le Gallerie d’Italia di Torino nello storico Palazzo Turinetti di piazza San Carlo
sono la quarta sede espositiva di Intesa Sanpaolo, che si aggiunge a quelle di Milano, Napoli e Vicenza.
La nuova sede museale è uno spazio unico in città, interamente dedicato alla fotografia e alla video arte, che qui esprimono, oltre al valore estetico legato
all’immagine, anche l’impegno nell’affrontare i temi del contemporaneo.
Dal 12 ottobre 2022 e fino al 22 gennaio 2023, Palazzo Turinetti ospita la grande mostra di uno dei più rinomati fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo.
La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022.
Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia.
Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana.
Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019).
In contrasto con le foreste solitarie e remote di Cathedral of the Pines e dei cupi paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, con la serie inedita Eveningside il fotografo esplora figure umane isolate entro i confini della loro vita quotidiana, dove l’atmosfera richiama il cinema noir classico e la tradizione del bianco e nero in fotografia, rendendo il lavoro ancora più affascinante.
Per l’occasione sarà esposta in mostra insieme alla trilogia anche una serie di scatti minimalisti realizzati in precedenza, Fireflies, un lavoro essenziale per cogliere il rimestio delle correnti che si agitano in profondità nell’arte di Gregory Crewdson.
Concepita nel 1996 e realizzata con due macchine fotografiche su pellicola analogica in bianco e nero, queste immagini di lucciole offrono nella loro semplicità un tessuto connettivo e un contrappunto e testimoniano l’attitudine del fotografo alla contemplazione, una delle articolazioni fondamentali del suo lavoro.