I periodi più significativi della ricerca di Giuseppe Uncini in mostra a Milano
Spazio PAePA di Milano ospita la mostra GIUSEPPE UNCINI. Solo quello che vedi – Opere autosignificanti, fino al 10 febbraio 2025
Dal 4 dicembre 2024 lo spazio PAePA di Milano, in collaborazione con l’Archivio Uncini, presenta la mostra Solo quello che vedi – Opere autosignificanti, una personale di Giuseppe Uncini che raccoglie una selezione di lavori che ripercorrono le tappe più significative della sua carriera.
Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929.
Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e, due anni dopo, espone a Francoforte sul Meno nella collettiva Abstrakte italianische Kunst.
Nel 1956-57 inizia il ciclo di opere chiamato Terre e, dal 1957, i primi Cementarmati, opere realizzate con ferro, cemento e rete metallica.
La prima importante personale è del 1961 alla Galleria l’Attico di Roma.
Nel 1963 è tra i fondatori del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro.
La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i Ferrocementi, cui segue il gruppo di lavori Strutturespazio, presenti alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966.
Tra il 1969 e il 1972 lavora alla serie dei Mattoni e tra il 1972 e il 1978 a quella delle Ombre, elemento che caratterizzerà la produzione successiva.
Nel 1984 Uncini è ancora presente alla XLI Biennale di Venezia con una sala personale in cui espone la serie Dimore e Muri d’ombra.
Nel 1990 partecipa alla rassegna L’Altra Scultura a Madrid, Barcellona e Darmstadt con il nuovo ciclo Spazi di ferro. Prosegue il suo lavoro con la serie dei Muri di cemento.
Nel 1999 espone al PS1 di New York. Nel 2001 un’importante retrospettiva si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim.
Dal 2004 prosegue il suo lavoro con le Architetture.
Nel 2007-2008 progetta le antologiche allo ZKM di Karlsruhe, al MART di Rovereto e al Landesmuseum Joanneum di Graz.
Muore il 31 marzo del 2008 nella sua casa-studio di Trevi.