Giovanni Pizzo è uno dei protagonisti dell’arte Programmata in Italia
10 a.m. Art gallery di Milano ospita la mostra GIOVANNI PIZZO. Works from the 60s to 2022, fino al 29 novembre
10 A.M. ART fondata a Milano nel 2014 da Bianca Maria Menichini e Christian Akrivos, dopo gli anni di attività nello storico spazio di Via Barrili, nel 2018 sposta la sede espositiva in Corso San Gottardo 5.
Dal 26 settembre 2024 la galleria presenta la mostra “Giovanni Pizzo. Works from the 60s to 2022”, progetto articolato in una serie di eventi che approfondiscono la figura dell’artista.
La mostra segue quella dedicata a Lucia di Luciano che di Pizzo è compagna di vita e di arte.
Come la moglie, anche Giovanni Pizzo (1934-2022) è oggi al centro di una riscoperta che ha portato il lavoro di entrambi all’attenzione della critica e del collezionismo internazionale.
La mostra offre una breve panoramica dei suoi capolavori storici e, per la prima volta, presenta al pubblico una serie di opere recenti, tutte realizzate nel suo studio di Formello, nella campagna romana.
Pizzo è stato tra protagonisti dell’Arte Programmata.
Tra i fondatori a Roma di ’Operativo R nel 1961, gruppo d’avanguardia aperto alle sperimentazioni dell’arte cinetica con la moglie Lucia di Luciano, Carlo Carchietti, Franco Di Vito, Mario Rullo e altri e cofondatore del Gruppo 63 di cui facevano parte Umberto Eco, Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino, Giorgio Manganelli, Renato Barilli, Francesco Leonetti, Giancarlo Marmori, Lamberto Pignotti, Nanni Balestrini, scrittori, artisti, critici e intellettuali animati dall’idea di una nuova letteratura in provocatoria protesta contro l’assetto della realtà.
Giovanni Pizzo ha sperimentato le potenzialità gestaltiche dei moduli, delle geometrie e del linguaggio matematico.
La sua carriera di pittore iniziò negli anni ‘60, influenzata dalle letture di Bertrand Russell e Albert Henry Munsell.
Pizzo sviluppò una ricerca artistica personale, basata sull’uso e la combinazione di moduli geometrici, linee, quadrati e rettangoli, inizialmente attraverso una tavolozza minimale di bianchi e neri, per poi includere colori saturi come il blu e il rosso.