Un doveroso omaggio a due anni dalla morte di Gillo Dorfles, un artista e maestro della critica che amava Paestum e la sua comunità.
Gillo Dorfles. La sua Paestum
La rassegna, organizzata a due anni dalla scomparsa del grande critico d’arte Gillo Dorfles (Trieste, 1910 – Milano, 2018) ricostruisce un’atmosfera intima che non solo evidenzia il forte sodalizio tra questa figura straordinaria della critica e Paestum, ma anche il suo energico rapporto con la pittura.
La mostra nasce da una collaborazione tra il MMMAC | Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea di Capaccio Paestum e il Parco Archeologico di Paestum e Velia.
Viene esposta una raccolta di circa cento opere tra materiali minimi, tele, grafiche e ceramiche, realizzate durante i numerosi soggiorni di Dorfles a Paestum.
Erano soggiorni speciali per Gillo che, lontano dalle grandi città del nord, da ‘”angelo della critica” tornava al pennello.
Tra i disegni e le pitture su tela, le carte e i cartoncini, le ceramiche e le serigrafie e i gioielli, il mondo di Gillo è mostrato oggi in tutta la sua coerenza ed evoluzione.
Da alcuni lavori degli anni ’40 fino ai più recenti del 2009 e 2010, la mostra propone anche un video inedito in cui, in un’atmosfera intima, il maestro è ripreso mentre dipinge.
A rendere ancora più coinvolgente l’esposizione alla Torre 28 è inoltre un denso ventaglio di pannelli che accoglie alcune frasi scritte dal Dorfles che accompagnano il pubblico e lo invitano a riflettere sul vasto orizzonte di interessi che hanno alimentato il suo percorso teorico e creativo.
La mostra si inserisce nel percorso di eventi che intendono far emergere la connessione tra archeologia e contemporaneità in un sito che continua a fornire stimoli e a restituire nuove scoperte e che è in continuo divenire.
In questo è importante il coinvolgimento di più realtà del territorio come il MMMAC- Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea nato a Paestum nel 1993, su iniziativa dell’artista Pietro Lista, con l’intento di raccogliere e dare rilievo ai “materiali minimi” definiti da Gillo Dorfles “l’unica autentica base d’ogni nostra successiva creazione”.