Gianni Berengo Gardin L’occhio come mestiere

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- DATA INIZIO: 04/05/2022

- DATA FINE: 18/09/2022

- LUOGO: ROMA - MAXXI

- INDIRIZZO: Via Guido Reni, 4/a

- TEL: +3906 3201954

L’opera fotografica di Gianni Berengo Gardin unisce la fotografia di reportage con i profondi contenuti dell’indagine sociale.

Gianni Berengo Gardin L’occhio come mestiere

 

 

L’attenzione del Museo Nazionale delle arti del XXI secolo/MAXXI di Roma continua la sua attività di ricerca e valorizzazione dell’arte fotografica, con mostre sempre di elevato valore storico e artistico.

Tra queste rientra la mostra curata da margherita Guccione e Alessandra Mauro, che dal 4 maggio propone il lavoro di uno dei più interessanti maestri italiani della fotografia, Gianni Berengo Gardin nato per caso a Santa Margherita Ligure nel 1930 da genitori veneziani in vacanza in Liguria, e formatosi a Venezia, che considera la sua vera città natale.

Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere presenta un percorso di 150 fotografie, tra le più celebri, le meno conosciute, fino a quelle inedite: un patrimonio visivo unico, dal dopoguerra a oggi, caratterizzato dalla coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” alla pratica fotografica.

Si incontrano in mostra scatti molto rappresentativi dell’ esperienza e del lavoro di Gianni Berengo Gardin:

  • Dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie;
  • dai luoghi del lavoro (i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, e soprattutto Olivetti) a quelli della vita quotidiana;
  • dagli ospedali psichiatrici (con Morire di classe del 1968), all’universo degli zingari;
  • dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città;
  • dall’Aquila colpita dal terremoto al MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.

La mostra offre una riflessione sui caratteri peculiari della ricerca di Berengo Gardin:

  • la centralità dell’uomo e della sua collocazione nello spazio sociale;
  • la natura concretamente ma anche poeticamente analogica della sua “vera” fotografia (non tagliata, non manipolata);
  • la potenza e la specificità del suo modo di costruire la sequenza narrativa, che non lascia spazio a semplici descrizioni dello spazio ma costruisce naturalmente storie.

Una mostra che unisce un ulteriore tassello al riconoscimento del valore di Gianni Berengo Gardin fotografo professionista che vanta oltre 200 mostre in tutto il mondo ed altrettante pubblicazioni.

ORARI DI APERTURA

  • martedì > venerdì 11.00 – 19.00
  • sabato e domenica 11.00 – 20.00
  • la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

INFO

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