Due fotografe esplorano vita e storia di due figure femminili realmente esistite, la madre di Agostini ed Elty Hellison per Zanardi
Galleria Cartacea di Bergamo ospita la mostra Gesti e tracce. ELEONORA AGOSTINI e LUCREZIA ZANARDI, fino al 1 febbraio 2025
Galleria Cartacea, fondata a Londra nel 2017, apre la sua sede a Bergamo nel 2023 in concomitanza con il riconoscimento di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 mantenendo l’orientamento originario della Galleria rivolto a focalizzare il proprio interesse verso la fotografia vintage e fine art di artisti storicizzati, con particolare attenzione a quelli italiani.
Dal 16 novembre 2024 la galleria presenta Gesti e tracce una doppia mostra personale dedicata alle artiste Eleonora Agostini e Lucrezia Zanardi.
Eleonora Agostini (1991) è un’artista italiana con sede a Londra.
Si forma presso l’Istituto Europeo Di Design a Milano e si perfeziona con un Master presso il Royal College of Art di Londra nel 2018.
Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in mostre personali e collettive nonché in partecipazione ad importanti manifestazioni d’arte presso Musei, Gallerie e Fondazioni.
L’elenco delle sue esperienze espositive è lungo e conta tra le altre La Biennale di Venezia, FOAM di Amsterdam, Fotografia europea di Reggio Emilia, Circulations Festival in Paris and Format Festival in Derby.
Lucrezia Zanardi (1994, Bologna) è artista, ricercatrice presso la Dortmund University of Applied Sciences and Arts.
Lucrezia ha studiato arti multimediali presso l’Università IUAV di Venezia e presso la Karlsruhe University of Arts and Design, e si è specializzata in fotografia presso l’Università di Dortmund.
Il suo lavoro si concentra su due temi principali:
- la percezione individuale e collettiva
- le pratiche delle memorie nella ricerca d’archivio.
Nella sua ricerca fotografica Lucrezia considera la tridimensionalità della materia e le sensazioni tattili elementi fondamentali che fanno prendere forma alla fotografia nel momento dell’esposizione e della conseguente fruizione.
Le due artiste che hanno in comune la ricerca d’archivio, una nel privato l’altra nel pubblico, esplorano la vita e la storia di due figure femminili realmente esistite, la propria madre per Agostini, Elty Hillesun per Zanardi.