Gerhard Richter , un maestro che per sessant’anni si è interrogato sulle contraddizioni della storia.
GERHARD RICHTER. Painting after all
Gerhard Richter (Dresda 1932) è oggi l’artista vivente più pagato insieme a David Hockney e Jeff Koons.
A quasi vent’anni dalla restrospettiva a lui dedicata al MoMA di New York nel 2002 torna al quarto piano del Met Breuer con la mostra Painting After All – La pittura dopo tutto.
Cento opere esposte, tra dipinti, disegni, fotografie ,grafica e sculture in vetro coprono sessant’anni della carriera di uno dei più grandi artisti del nostro tempo, dagli anni sessanta a oggi.
!00 opere che dimostrano la grande vitalità e forza espressiva di un artista ormai quasi novantenne che ha mantenuto sempre fede alla sua personale visione dell’arte, libero dal condizionamento di qualsiasi movimento.
In sessant’anni Richter è passato dalla riscrittura della fotografia anonima, alla libera copia dei grandi artisti classici da Tiziano a Friedrich, rivisitando senza timore l’intero repertorio della storia dell’arte.
Egli ha affrontato l’informale e l’astrattismo con la stessa convinzione con cui ha ha trattato i soggetti più tradizionali, dal paesaggio alla natura morta, al ritratto.
Asse portante della nuova mostra al Met Breuer è dato da due cicli abbastanza recenti , Cage del 2006 e Birkenau del 2014.
Il primo dedicato al compositore americano che ha innovato il rapporto con il suono, il secondo dedicato alla terribile tragedia del Nazismo.
“Birkenau”. Il terribile nome – delle principali strutture per la morte di Auschwitz – dà diritto a quattro grandi dipinti astratti e quattro riproduzioni digitali a grandezza naturale.
Le opere si basano su quattro fotografie clandestine introdotte clandestinamente dal campo di concentramento nel 1944.
Due, tratte dall’uscita ombreggiata di una camera a gas, mostrano corpi nudi sparsi per terra e il fumo che sale dai corpi in fiamme in una trincea dietro di loro.
Nel 2014, Richter li ha proiettati su tela e li ha reinterpretati con il suo inconfondibile stile.