Pioniere del neo-espressionismo, Baselitz evoca nuovi sviluppi formali dai lignaggi storici dell’arte, compresa la sua vasta opera
Georg Baselitz: What if…
Larry Gagosian ha aperto nel 1980 la sua prima galleria a Los Angeles, specializzata in arte moderna e contemporanea.
Oggi la Gagosian Gallery è una delle più importanti realtà del mercato dell’arte a livello internazionale.
E’evoluta infatti in una rete globale con sedici spazi espositivi a New York, Los Angeles, San Francisco, Londra, Parigi, Roma, Atene, Ginevra e Hong Kong, progettati da architetti di fama mondiale.
Fino al 2 maggio La galleria presenta la mostra Geor Baselitz: what if..
E’ un omaggio all’artista tedesco presente in contemporanea anche nelle Gallerie Gagosian di Berlino e di New York upper Est Side.
Il pittore e scultore tedesco Hans-Georg Kern (n. Deutschbaselitz, Sassonia, 1938) è noto con il nome d’arte Georg Baselitz.
Esponente di spicco della pittura espressionista, la sua ricerca pittorica è stata caratterizzata dalla scelta di colori violenti e dalle caratteristiche figure capovolte.
Su quadri dalle grandi dimensioni egli ha presentato soggetti familiari e temi afferenti il disagio e la malattia mentale.
Nella scultura e nella grafica, dopo essersi riappropriato della tradizione germanica, ha elaborato una ricerca originale in cui si evidenziano anche spunti desunti dall’arte italiana.
Particolare fu il suo rapporto con Emilio Vedova.
Sebbene i suoi dipinti si concentrino sulla figura umana, la sua marcatura grezza e vigorosa crea percorsi nuovi ed emotivamente carichi all’interno dell’astrazione.
Un catalogo completamente illustrato con un saggio di James Lawrence e una poesia di Patti Smith accompagnerà la mostra