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ToggleGea d’Este a Teolo: “Odore di velluto” al Museo Dino Formaggio
Gea d’Este al Museo Dino Formaggio di Teolo con pastelli, disegni a grafite e carboncino, smalti su carta e opere in resine e poliuretano
Mostra personale di Gea d’Este al Museo d’arte contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo
Dopo la personale di Pope, Teolo accoglie i raffinati lavori di Gea d’Este, collega d’Accademia.
Il Museo d’arte contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo, inaugurato il 16 ottobre 1993, è dedicato al celebre concittadino Dino Formaggio, docente universitario, critico e filosofo dell’arte. Il museo ospita una collezione permanente di circa 200 opere di pittura e scultura, donate al Comune di Teolo dallo stesso Formaggio.
Ogni anno vengono esposte a rotazione circa 40 opere della collezione permanente, insieme a mostre temporanee dedicate ad autori contemporanei legati al Veneto.
Chi è Gea d’Este
Nata a Venezia nel 1943, Gea d’Este si è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti dopo la maturità al Liceo Artistico.
Tra il 1977 e il 1981 ha diretto il periodico Informazione Arti Visive e nei primi anni ’90 ha fatto parte della redazione del giornale degli artisti Qnst, entrambi pubblicati a Venezia.
Ha inoltre lavorato come disegnatrice per il Museo di Storia Naturale di Venezia e ha esposto le sue opere in Italia e all’estero dal 1968.
Stile e tecnica artistica di Gea d’Este
Dagli anni Ottanta, l’artista si è avvicinata alla Process Art, corrente sviluppatasi negli Stati Uniti nel decennio precedente. Superando le rigide strutturazioni geometriche, Gea d’Este ha esplorato la malleabilità dei nuovi materiali, come resine, plastiche e poliuretani, che hanno trasformato le superfici delle sue opere in una “sindone” della sua sensibilità esistenzialista.
Negli ultimi anni, l’artista ha creato una serie di opere in pastelli, disegni a grafite e carboncino, e smalti su carta. Attraverso queste tecniche, Gea d’Este esplora i segreti della propria soggettività e i quesiti legati alla conoscenza e alla condivisione.
Focus sull’artista e il Museo d’arte contemporanea “Dino Formaggio”
Gea d’Este e il linguaggio della materia
Gea d’Este rappresenta una figura di spicco nel panorama artistico contemporaneo italiano. La sua ricerca è caratterizzata da una profonda riflessione sulla materialità dell’arte, una peculiarità che trova origine nelle esperienze della Process Art degli anni Settanta. Tuttavia, l’approccio di Gea d’Este va oltre: l’artista veneziana si distingue per la capacità di tradurre le trasformazioni della materia in metafore esistenziali. Le sue opere non si limitano a essere semplici composizioni, ma diventano veri e propri “documenti” delle sue emozioni e della sua percezione del mondo.
I materiali scelti – resine, poliuretani e plastiche – non sono mai utilizzati in modo puramente tecnico, ma diventano parte integrante di un discorso poetico e filosofico. Le superfici delle sue opere sembrano vivere di una loro energia interna, diventando quasi delle “pelli” che trattengono e rivelano la sensibilità dell’artista.
Negli ultimi anni, Gea d’Este ha intrapreso una nuova fase creativa, dedicandosi ai pastelli, ai disegni a grafite, ai disegni a carboncino e agli smalti su carta. Questi lavori segnano un ritorno alla semplicità e all’essenzialità, senza però abbandonare la complessità emotiva che caratterizza il suo intero percorso artistico.
Il Museo d’arte contemporanea “Dino Formaggio”
Il Museo di Teolo non è solo un luogo di conservazione, ma un centro culturale vivo, impegnato nella valorizzazione dell’arte contemporanea, con un focus sugli artisti del Veneto. Dedicato al filosofo e critico Dino Formaggio, il museo è un esempio virtuoso di come le istituzioni locali possano supportare la cultura e creare un dialogo tra la tradizione e le tendenze più attuali dell’arte.
La collezione permanente, composta da circa 200 opere, offre una panoramica significativa sull’evoluzione artistica dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Le mostre temporanee, come quella di Gea d’Este, aggiungono un valore dinamico e contemporaneo, rendendo il museo un punto di riferimento per artisti, studiosi e appassionati.
FAQ sulla mostra “Odore di velluto” di Gea d’Este e il Museo Dino Formaggio
- Qual è la data di inaugurazione della mostra?
La mostra inaugura sabato 7 dicembre 2024. - Dove si trova il Museo d’arte contemporanea “Dino Formaggio”?
Il museo si trova a Teolo, nel cuore del Veneto, in una cornice naturalistica e culturale di grande fascino. - Chi è il curatore della mostra?
La mostra è curata da Stefano Annibaletto, esperto di arte contemporanea e promotore di iniziative culturali. - Quali opere saranno esposte nella mostra?
La mostra presenta una selezione di pastelli, disegni a grafite e carboncino, e smalti su carta di Gea d’Este, oltre a una serie di opere realizzate con materiali innovativi come resine e poliuretani. - Il Museo Dino Formaggio organizza altre mostre temporanee?
Sì, il museo ospita regolarmente mostre temporanee dedicate ad artisti contemporanei, con particolare attenzione a quelli legati al territorio veneto. - La collezione permanente è visitabile durante la mostra?
Sì, accanto alla mostra temporanea, il museo espone anche una selezione delle opere della collezione permanente, esposte a rotazione. - Come si possono acquistare i biglietti per la mostra?
I biglietti possono essere acquistati presso il museo durante gli orari di apertura o, in alcuni casi, online tramite il sito ufficiale del Comune di Teolo.
La mostra “Odore di velluto” di Gea d’Este rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte contemporanea. Con la sua ricerca sulla materia e sulla sensibilità, l’artista veneziana offre al pubblico un’esperienza estetica e intellettuale di grande intensità, resa ancora più significativa dal contesto unico del Museo Dino Formaggio. Un evento che unisce tradizione e innovazione, invitando il visitatore a riflettere sul valore eterno dell’arte.
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