Nelle pitture e nei bassorilievi di Gaia Fugazza prendono vita rappresentazioni dal sapore arcaico
Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli ospita la mostra GAIA FUGAZZA. Sete, aperta al pubblico fino al 20 marzo

Nella programmazione delle mostre temporanee all’interno del complesso del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli è aperta al pubblico da venerdì 31 gennaio 2025 una mostra personale dell’artista contemporanea Gaia Fugazza.
L’artista, appoggiata dalla galleria Richard Saltoun, è nata a Milano nel 1985 e si è formata tra Milano e l’estero.
Agli studi presso l’Accademia di Brera nella classe di Alberto Garutti sono seguite infatti esperienze di soggiorni e residenze a Parigi, a Los Angeles e a Londra, dove si è trasferita nel 2012 e dove tutt’oggi vive.
La pratica di Gaia si muove tra pittura, scultura e performance, alle quali subentra in alcuni casi il dialogo tra linguaggi e media diversi.
Tema ricorrente è la precarietà e fragilità del corpo umano – in particolare quello femminile – evidenziato quale unione inscindibile di materia, pensiero e componente emotiva.
A partire dal corpo, che nelle sue opere ha sempre una centralità, il discorso si estende ad includere l’ambiente naturale quale luogo nel quale ritrovare tale unità.
Nelle sue pitture e bassorilievi prendono vita rappresentazioni dal sapore arcaico, che mettono in discussione l’idea di progresso nella sua concezione di sviluppo lineare, favorendo al contrario la visione di una circolarità temporale. Rifiutando una visione del mondo antropocentrica, Fugazza ritrae piante, animali, minerali ed elementi naturali come esseri senzienti uguali agli umani.
I soggetti del suo lavoro sono riemersi da emozioni, osservazioni ed esperienze direttamente sentite.
Le loro forme sono il risultato di un processo che accede all’inconscio attraverso il fare.
Fugazza utilizza tecniche sperimentali informate dal risveglio di pratiche antiche che danno priorità alla trasmissione della conoscenza attraverso l’artigianato.
I materiali competono e si mescolano con gli elementi figurativi del suo lavoro, ognuno dei quali ha un significato metaforico. Le tecniche sono scelte sia per il loro valore performativo che per la loro rilevanza nella società contemporanea.