Agli Uffizi riapre il Gabinetto dei Marmi Antichi
Gabinetto dei marmi antichi: riapertura agli Uffizi di Firenze dopo 200 anni con un nuovo allestimento di sculture classiche restaurate.
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Un ritorno alla storia
Dopo 200 anni, torna a splendere agli Uffizi di Firenze uno degli spazi più iconici del museo: il Gabinetto dei marmi antichi. Inaugurato nella sua forma originale, questo ambiente storicamente dedicato alla scultura classica della collezione medicea è stato meticolosamente restaurato per restituire al pubblico il suo fascino originario, con una serie di dodici rilievi posizionati nella collocazione originale, ricreando così il fregio marmoreo che rendeva unico questo spazio.
Le opere esposte
Tra i capolavori in mostra troviamo i due rilievi raffiguranti le vendite di cuscini e tele da una tomba dell’Esquilino, il pastore seduto, originariamente parte di un ninfeo monumentale, e una riproduzione del tempio di Vesta con il fico ruminale. Di particolare rilievo è anche la scultura di Zeus Ammone, divinità sincretistica di età ellenistico-romana, restaurata e nuovamente visibile dopo un lungo periodo nei depositi.
Il gabinetto ospita, inoltre, nove marmi disposti lungo il perimetro della sala, tra cui lo splendido torso in basalto verde del Doriforo di Policleto e lo Spinario, una delle sette copie note di questo tipo scultoreo tardo ellenistico.
Sculture restaurate e nuove acquisizioni
Oltre alle opere già note, il riallestimento accoglie alcune sculture da tempo non esposte, come la statuetta raffigurante Menandro seduto e il gruppo di Ermafrodito e Pan, una vivace composizione di epoca proto-imperiale. Questi lavori, insieme agli altri capolavori esposti, ricostruiscono un ambiente che riflette il gusto e la raffinatezza della collezione medicea di antichità.
Storia del Gabinetto dei marmi
Fino al 1825, l’attuale Gabinetto dei marmi si trovava su una terrazza aperta realizzata nel 1658 sotto Ferdinando II. Con la necessità di ampliare gli spazi espositivi, la terrazza venne coperta per creare due “gabinetti”: uno dedicato alle antichità egizie e uno alla scultura classica, illuminato da un ampio lucernario. Questa disposizione, pensata secondo i criteri museologici più moderni dell’epoca, permise di esporre alcune delle più celebri sculture della collezione medicea.
Il significato del nuovo allestimento
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, sottolinea come il riallestimento riprenda la concezione settecentesca del museo, dove i gabinetti laterali ospitavano reliquie del mondo antico a testimonianza dei modelli artistici e culturali che avevano influenzato il Rinascimento. Fabrizio Paolucci, curatore delle Antichità Classiche, evidenzia come la nuova sistemazione riproduca l’originaria disposizione delle opere, restituendo al visitatore l’atmosfera dell’epoca in cui gli Uffizi erano noti come la “Galleria delle Statue”.
Conclusione
Il nuovo Gabinetto dei marmi antichi rappresenta una straordinaria occasione per riscoprire capolavori della scultura classica in un contesto storico e museale unico, arricchito da un allestimento che valorizza l’arte e la storia di uno dei musei più prestigiosi al mondo.