Artista dalla fervida immaginazione, Johann Heinrich Füssli è tra i principali esponenti del preromanticismo.
Füssli, entre rêve et fantastique
Dal 16 settembre 2022 il Museo parigino dedicato a Jacquemart-André ospiterà la mostra Füssli, entre rêve et fantastique/ Füssli, tra sogno e fantasia.
Pittore britannico di origine svizzera, Johann Heinrich Füssli (1741-1825) era figlio di padre pittore e storico dell’arte, ma inizialmente non seguì le orme del padre che, anzi, lo indirizzò agli studi ecclesiastici e per un certo periodo Johann Heinrich si dedicò all’attività di Pastore della Chiesa Evangelica riformata a Zurigo.
L’attrazione per la pittura e la letteratura lo portò ad abbandonare la carriera ecclesiastica per trasferirsi a Londra dove frequenta il famoso ritrattista Joshua Reynolds che lo introduce nei più famosi salotti letterari e artistici della città.
Il pittore inglese, avendone intuito subito le notevoli doti artistiche e l’elevato spirito critico, lo spinge ad andare nell’Italia per approfondire la conoscenza dei grandi pittori classici del passato e perfezionare la sua tecnica e la sua pittura.
Per oltre nove anni Füssli resterà in Italia viaggiando nelle principali città d’arte e dimorando per tre anni a Roma.
Alla fine degli anni Settanta del Settecento ritorna a Londra, portando con sé le memorie dell’arte italiana e in particolare della potenza delle composizioni di Michelangelo.
Füssli è diventato uno degli artisti più originali del suo tempo e tra i principali esponenti del preromanticismo.
Al Musée Jacquemart-André viene proposta una selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private, che esplora i temi più emblematici dell’opera di Füssli, artista dell’immaginario e del sublime.
Dai soggetti shakespeariani alle rappresentazioni di sogni, incubi e apparizioni, attraverso illustrazioni mitologiche e bibliche, Füssli sviluppa una nuova estetica che oscilla tra sogno e fantasia.
Egli sviluppa, infatti, nella sua pittura un linguaggio onirico e drammatico, dove il meraviglioso e il fantastico, il sublime e il grottesco si incontrano costantemente.
La mostra, che segue l’ultima mostra monografica a lui dedicata a Parigi nel 1975, permette di scoprire il sorprendente lavoro di un pittore molto originale che sviluppa un’opera paradossale, alimentata da un’immaginazione in cui terrore e orrore si sposano, all’origine estetica del romanticismo nero.