In Francis Bacon il confine tra umano e animale è sfuocato di fronte ad una presenza inquietante degli istinti primordiali che sono appena sotto la superficie.
Francis Bacon: Man and Beast
Si aprirà il 29 gennaio 2022 la mostra che la Royal Academy (RA) di Londra dedica all’artista di origine irlandese Francis Bacon (1909-1992).
Un artista segnato Francis Bacon, uomo apertamente gay in un’epoca in cui l’omosessualità era illegale, bandito dalla sua casa di famiglia a 16 anni.
Ancora molto giovane Francis ha vagato per Berlino e Parigi prima di stabilirsi a Londra, con i suoi anni formativi paralleli ad alcuni degli eventi più inquietanti del XX secolo.
La mostra alla RA si concentrerà sul fascino infallibile di Bacon per gli animali: come ha plasmato il suo approccio al corpo umano e lo ha distorto; come, colte nei momenti più estremi dell’esistenza, le sue figure siano appena riconoscibili come umane o bestiali.
Bacon era ipnotizzato dal movimento degli animali, che aveva osservato allo stato brado durante i viaggi in Sud Africa.
Aveva inoltre riempito il suo studio di libri sulla fauna selvatica e faceva costantemente riferimento alle fotografie che nell’Ottocento Eadweard Muybridge aveva fatto di uomini e animali in movimento.
Che si tratti di scimpanzé, tori, cani o uccelli rapaci, Bacon sentiva di poter avvicinarsi alla comprensione della vera natura dell’umanità osservando il comportamento disinibito degli animali.
Durante i 50 anni di carriera di Bacon, i punti salienti includono alcune delle prime opere di Bacon e il suo ultimo dipinto, insieme a un trio di dipinti di corride che saranno esposti insieme per la prima volta.