Ritorna a Roma Francesco Clemente, uno dei maestri della Transavanguardia, movimento artistico italiano teorizzato da Achille Bonito Oliva
Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita la mostra FRANCESCO CLEMENTE. Anima nomade, fino al 30 marzo 2025
Palazzo delle Esposizioni è il più grande spazio espositivo interdisciplinare nel centro di Roma: più di 10.000 metri quadri, articolati su tre piani.
Dal 23 marzo 2024 Palazzo delle esposizioni presenta la mostra Francesco Clemente. Anima nomade a cura di Bartolomeo Pietromarchi.
Nato a Napoli nel 1952 Francesco Clemente è il più “americano” degli artisti legati al gruppo della Transavanguardia, movimento artistico nato su progetto del critico Achille Bonito Oliva nella seconda metà degli anni Settanta, divenuto emblema del ritorno alla pittura che fiorì nei primi anni Ottanta.
Francesco Clemente. Anima nomade è concepita come una grande installazione, che senza soluzione di continuità si snoda nelle sale del piano nobile di Palazzo Esposizioni, composta da tre gruppi di opere – le sei Tende, le dodici Bandiere e il ciclo dei wall painting Oceano di storie.
Il percorso espositivo immerge i visitatori e le visitatrici nella tradizione indiana e orientale, da sempre fonte di ispirazione per Francesco Clemente, e li avvolge in una materia densa di riferimenti iconografici e della sensibilità privata e diaristica delle sue opere.
Napoletano di nascita ma nomade per vocazione, fortemente influenzato dalla letteratura e dalla poesia, Clemente è un poeta a pieno titolo, con un vasto lessico di immagini simboliche e metaforiche.
Le sue opere si delineano in un paesaggio estetico totalizzante, metafisico e mistico, cadenzato dalla rappresentazione del sé, spesso intrecciata a riferimenti erotici, sempre lirica ed emotiva ed espressa attraverso un senso totalizzante del colore.
I gruppi di opere in mostra:
- Le sei tende, ispirate alla filosofia upanishadica e buddista, incarnano lo spirito di un’esistenza errante e rappresentano “rifugi per nomadi”. Clemente le descrive come “il risultato di molti fili disparati che si sono intrecciati nella mia mente nel corso degli anni”.
Simbolo di una vita itinerante scelta per sfuggire a una versione unica e lineare della storia e abbracciare una geografia globale.
Con le loro pareti dipinte con tempere luminose, evocano mondi immaginari e rimandano a luoghi sacri come le Grotte dei Mille Budda a Dunhuang in Cina o le grotte di Ajanta ed Ellora in India, spazi di meditazione che hanno lasciato tracce profonde nella memoria culturale dell’artista.
- Le dodici Bandiere, che si fronteggiano sospese in alto a formare un corridoio da attraversare, sono dipinte da entrambi i lati: da un lato, appaiono figure simboliche e riconoscibili; dall’altro, enigmatici aforismi ricamati in oro.
I due lati sembrano opere distinte, polarità di pittura e scrittura che tuttavia si compenetrano, proprio nella loro separazione, come luce e ombra.
- Wall painting Oceano di storie, realizzato sul posto per questa occasione, apre e chiude idealmente il percorso, unendo tutte le esperienze in un tratto sottile e ininterrotto che suggerisce un racconto continuo e circolare.
Clemente ricompone così un viaggio immaginario in cui ogni elemento, dal colore alle linee, rispecchia l’essenza di un’anima nomade in perenne movimento.